
Deiola a PodCasteddu: "Venezia? È un ricordo che fa male, brucia. Ho pianto per una settimana "
Condotto da Alessandro Spedicati, prodotto da Eja TV per Cagliari Calcio Media House, è Alessandro Deiola, il primo ospite di PodCasteddu. Di seguito un estratto delle sue parole.
Dove inizia una discesa che ti porta fino alla partita di Venezia?
"Non ti saprei dire, sinceramente. È un ricordo che fa male, brucia. Perché per come è andata la stagione e nonostante come fosse andata la stagione, che era una stagione disastrosa, avevi comunque la possibilità (23:28) all'ultima giornata di fare qualcosa di importante, di salvare una stagione catastrofica. Con un'altra partita che stava andando bene. Con un'altra partita in contemporanea che ricorda ancora che prima della partita (23:43) o prima di entrare in campo a quelli che erano in panchina era stato detto ragazzi mi raccomando non diteci il risultato perché potrebbe condizionare quello o metterci comunque ansia, frenesia, quindi non diteci nulla, lasciateci giocare tranquilli. Alla fine vediamo cos'è successo. Mi ricordo che dopo 25 minuti esce una palla vicino alla panchina nostra, incrocio lo sguardo, non mi ricordo con chi, e mi dice la Salernitana perde 3-0. Quello è il momento in cui poi siamo rientrati all'intervallo che la Salernitana perdeva 3-0. Sì, perché era proprio irrecuperabile. Quindi in tutti è nato questo desiderio di dire andiamo ragazzi dai ce la possiamo fare, manca ancora 45 minuti, loro sono già retrocessi, può succedere di tutto, continuiamo a crederci, crediamoci, tanto dipende solo da noi. Però in quel momento è stato complicato. Le gambe non rispondevano, gli episodi non ci venivano a favore, è stata una partita molto strana. Diciamo che le chiamiamo le partite dove puoi restare due ore o due giorni a tirare in porta che tanto non segni manco se si toglie il portiere e ti rigo le mani. Purtroppo era stregata e alla fine ci siamo rassegnati ed era la stagione che doveva andare così. Penso di aver pianto per una settimana, una settimana, ma poi è finito perché sono finiti tutti i liquidi dietro di me quindi non usciva più, non avevo più lacrime. Però il dolore e la sofferenza è stata veramente tanta"







