Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomoempolifiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliparmaromatorinoudinesevenezia
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali euro 2024serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / cagliari / Primo piano
Daniele Conti a Radiolina: "Cagliari? Da parte mia la porta non è mai chiusa. I tifosi sono sempre nel mio cuore"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Oggi alle 18:45Primo piano
di Maria Laura Scifo
per Tuttocagliari.net

Daniele Conti a Radiolina: "Cagliari? Da parte mia la porta non è mai chiusa. I tifosi sono sempre nel mio cuore"

Daniele Conti è stato l'ospite della trasmissione odierna "Il Cagliari in diretta" ai microfoni di Radiolina. Queste le sue parole sintetizzate da TuttoCagliari:

Nostalgia di Cagliari - Tanta nostalgia di Cagliari, anche perché ho trascorso 23 anni indimenticabili, fatto dei momenti non belli, momenti belli: tante emozioni, ricordi. Sicuramente ho passato dei momenti bellissimi con persone bellissime. Quindi è sempre nel mio cuore.

Tre momenti bellissimi - Il gol al Napoli, quello è stato bellissimo anche perché venivamo da un brutto girone di andata e ci ha dato la forza di ripartire e arrivare ad una salvezza storica. I momenti trascorsi con tutti i miei compagni d'avventura, non solo in campo ma anche fuori. Poi il mio addio con la coreografia fatta dai nostri magnifici tifosi.

Undici ideale - (4-3-1-2): in porta partiamo con Avramov per l'attaccamento che ha dato per questa maglia. Checco Pisano a destra, Diego Lopez e il mio grande amico Bianco. Agostini a sinistra. Io sto facendo la squadra mia eh. In mezzo al campo O'Neill, Barella, Nainggolan, Pinilla, Cossu e il grande e immenso Gigi. Io faccio l'allenatore con questa squadra.

Cosa stai facendo ora - Abbiamo un centro gestito da me e mio fratello: abbiamo campi da padel, un calcio a 8. Ci divertiamo a far crescere questi ragazzi e a dargli delle regole, che penso sia fondamentale nel calcio come nella vita. Giusto che sappiano che bisogna fare dei sacrifici, a prescindere dal fatto che uno possa arrivare o no. Sono contento.

Ti manca più Cagliari o il Cagliari - Entrambi. Anche da dirigente quello che facevo mi piaceva molto, essere responsabile della primavera mi gratificava molto. Storia chiusa? Da parte mia con il Cagliari non è mai chiuso niente. A prescindere da come è andata, non sono stato mandato via ci tengo a precisare: è stata una mia scelta. Da parte mia la porta non è mai chiusa, però le cose sono andate così. 

Il Cagliari di Nicola e la Primavera - Il Cagliari è stato costruito bene, la salvezza per me è alla portata, come squadra è più forte di quelle sotto. Penso che stiamo facendo un bel lavoro. Per la Primavera, faccio i complimenti: vincere la Coppa Italia è un grandissimo traguardo.

Rapporto con i tifosi - Gli voglio bene e sono sempre nel mio cuore. Quello che abbiamo passato in questi anni è inspiegabile: tante emozioni. Un abbraccio forte a tutti. Ci sono delle persone che quando fanno tanto in una società e ricevono tanto, tutto quello che fanno, lo fanno con il cuore. C'è un legame talmente forte che poi qualsiasi cosa uno possa fare lo fa sempre per il bene della società.

Finale di campionato - I finali di campionato sono sempre un po' particolari. Penso che il Cagliari abbia un bel vantaggio, secondo me la salvezza è alla portata e la raggiungerà alla grande. 

Giovani del Cagliari - Piccoli mi è sempre piaciuto dalla primavera, potenzialmente in futuro secondo me farà grandi cose.

Difficile trovare un regista completo - Il calcio ora va dietro altri aspetti, a me sono sempre piaciuti i giocatori tecnici, ma ora la prima cosa che si dice è "ammazza che bella struttura". Penso che quello sia sbagliato perché la tecnica è importante.