Tenerani: "Bel gesto del Cagliari verso la Fiorentina. Anche se i viola non potranno provare i piazzati..."

Intervenuto ai microfoni di Radio Sportiva, il giornalista de ​​Il Messaggero Mario Tenerani, ha parlato dei disagi della Fiorentina in seguito al rinvio della gara contro il Cagliari, posticipata a domani. Le sue parole, sintetizzate da TuttoCagliari.net: "È verissimo – ha confermato Mario Tenerani – la Fiorentina sarebbe dovuta tornare a Firenze, ma non è stato possibile. Erano in ritiro a Cagliari, avevano avuto l'autorizzazione della Lega a rientrare, avevano fatto i bagagli, erano pronti a partire. Ma durante il rullaggio verso la pista di decollo è arrivato un comunicato dalla Lega che li ha bloccati. Per fortuna qualcuno non aveva ancora attivato la modalità aereo sul cellulare ed è riuscito a ricevere la comunicazione. Da lì è ripartita tutta l'organizzazione: nuovo ritiro, trovare un campo dove allenarsi, non è stato semplice. Per fortuna un hotel alle porte di Cagliari aveva disponibilità e il Cagliari ha fatto un bel gesto mettendo a disposizione il campo del centro sportivo di Assemini. La Fiorentina ha potuto allenarsi lì stamattina. Certo – ha aggiunto – se mi passate la battuta, tutta la strategia su palle inattive e tattica è venuta meno. Non è stato un allenamento normale, ma almeno sono riusciti a stare in campo insieme, a fare gruppo. Non ci si poteva aspettare chissà cosa, ma hanno fatto di necessità virtù. È stato sicuramente un disagio, e anche un po’ imbarazzante doversi allenare nella struttura della squadra avversaria, soprattutto considerando l'importanza della partita sia per il Cagliari che per la Fiorentina. Ma certe volte bisogna adattarsi. È vero che ufficialmente la società non ha protestato, ma c’era evidente irritazione.

La trasferta in Sardegna è logisticamente complicata, ancora più di quanto successo con Udinese e Lazio. Non potevano tornare indietro, dovevano restare lì. Per quanto riguarda gli obiettivi – ha spiegato Tenerani – la Fiorentina non può permettersi di mollare il campionato, anche se la Conference League è molto appetibile. È vero che sembra un torneo alla portata, ma bisogna arrivare in fondo per poterlo dire davvero. La rosa non è larghissima, ma ha qualità. Kean, ad esempio, ha finalmente trovato la sua dimensione. Il Monaco è sicuramente un traguardo prestigioso, ma lì non so quanto giocherebbe. A Firenze è titolare, è al centro del progetto. E questo per lui fa la differenza. La società lo sa bene – ha concluso – e sta cercando di convincerlo a restare. Ha bisogno di sentirsi importante, cosa che in altri club non è successa. Solo a Parigi, con il PSG, ha avuto un rendimento davvero positivo. A Firenze ha trovato il suo ‘villaggio’, come si suol dire. Dopo stagioni complicate, questa è la sua comfort zone."