
ESCLUSIVA TC - MASSIMO RASTELLI: "Cagliari, perdere a Milano con l'Inter non è mai una figuraccia. E nella ripresa i rossoblù ci hanno provato. La stagione è complessivamente positiva: i tifosi devono essere soddisfatti del percorso della squadra"
L’ex allenatore del Cagliari Massimo Rastelli, intervistato da Tuttocagliari.net, non fa troppi drammi per la sconfitta rimediata dai rossoblù in casa dell’Inter, e giudica nel complesso positiva la stagione fin qui vissuta da Mina e compagni.
Massimo, come va letto il 3-1 di San Siro contro l’Inter? Nerazzurri troppo forti o Cagliari – dal canto suo – un po’ troppo molle soprattutto in fase difensiva? O, magari, una combinazione di entrambe le cose?
“Diciamo che l’Inter è una squadra fortissima, e quando entra in campo con la convinzione e con la determinazione messe in mostra ieri – per giunta dopo la beffa di Parma e dopo la grande vittoria ottenuta a Monaco contro il Bayern – è complicato per chiunque affrontarla. Il Cagliari ha fatto quello che ha potuto nel primo tempo, che però è stato un monologo nerazzurro. Nella ripresa, invece, i sardi sono venuti fuori, complici anche la stanchezza fisica e una certa rilassatezza mentale dell’Inter, e hanno trovato subito il gol. Chiaramente il 3-1 di Bisseck ha chiuso la contesa, ma l’undici di Nicola ha continuato a provarci e, in definitiva, perdere a Milano con l’Inter non è mai una figuraccia.”
A suo parere se non fosse arrivato il gol di Bisseck il Cagliari avrebbe potuto giocarsi concretamente le sue chance per trovare il pareggio? Nel secondo tempo, anche coi cambi operati da Nicola, la squadra è parsa più viva e propositiva rispetto a un primo tempo, invece, giocato in maniera molto passiva.
“Direi di sì. Naturalmente quando vai sotto di due gol ‘salta’ un po’ il piano-gara. Credo che l’idea di Nicola fosse quella di tenere la partita aperta fino alla fine, sfruttando il prevedibile calo fisico di un’Inter spremuta dai tanti impegni nazionali e internazionali. Il gol del 2-1 di Piccoli sembrava incanalare la gara proprio su quei binari: senza il guizzo di Bisseck nell’ultima mezz’ora il Cagliari avrebbe potuto cercare con convinzione e con insistenza il gol del pareggio. Anche perché molti nerazzurri erano sulle gambe: Inzaghi ha dovuto gestire i suoi ragazzi per farli arrivare integri al novantesimo.”
Proiettiamoci alla prossima sfida che attende i sardi, in campo a Pasquetta – all’Unipol Domus – contro la Fiorentina di Raffaele Palladino. Un impegno complicatissimo contro una squadra che sa imporre il suo gioco sia in casa che in trasferta, ma la banda-Nicola dovrà assolutamente fare punti per non rischiare di vivere un finale di stagione in apnea.
“Sarà una gara difficile, come del resto tutte quelle che mancano alla fine del campionato. In questo periodo della stagione i punti sono pesantissimi: ogni squadra è concentrata sui propri obiettivi. La Fiorentina è un avversario molto pericoloso e, se non la affronti nel modo giusto, può crearti enormi problemi. Naturalmente bisognerà sfruttare il fatto che i Viola giocheranno giovedì in Conference League, mentre il Cagliari avrà la possibilità di preparare la partita di Pasquetta nel migliore dei modi. Ora come ora i sardi devono cercare di fare punti a ogni costo contro qualsiasi avversario.”
Massimo, una valutazione di carattere generale: alla luce dell’andamento del Cagliari in questo campionato, a suo giudizio i tifosi rossoblù possono essere soddisfatti dei risultati ottenuti dai ragazzi di Nicola? Perché la sensazione è che, nonostante il vantaggio discretamente rassicurante sulla zona retrocessione, ci fossero i presupposti per ottenere qualcosa di più e per occupare una posizione di classifica un po’ meno precaria.
“Io credo che il Cagliari abbia fatto un buon percorso. Nel corso della stagione molti giovani promettenti sono cresciuti. Inoltre, nel momento di massima difficoltà – quando la squadra era impantanata nei bassifondi della graduatoria – Mina e compagni hanno tirato fuori il meglio di sé e, ottenendo risultati importanti, sono riusciti a tirarsi fuori dalla mischia. Questo credo che debba rendere orgogliosi i tifosi, anche perché la squadra ha dimostrato grande compattezza e – quasi – sempre ha combattuto fino all’ultimo minuto per provare a portare a casa dei punti. Adesso i rossoblù sono nelle condizioni di poter gestire il finale di stagione senza grandi patemi d’animo. E, personalmente, credo che più di una prestazione degli uomini di Nicola – specie in casa all’Unipol Domus – abbia inorgoglito il popolo cagliaritano.”







