Vittorio Sanna: "Cagliari, contro l'Inter per vincere. Non per non perdere. Primavera sia da esempio"

Tramite il proprio canale Youtube, il giornalista Vittorio Sanna ha presentato Inter-Cagliari di domani pomeriggio. Le sue parole, sintetizzate da TuttoCagliari.net: "Sì, è vero: domani avremo di fronte l’Inter, la squadra più forte del campionato italiano in questo momento. E senza dubbio anche tra le più forti a livello internazionale. La vittoria contro il Bayern Monaco è un elemento che non si può ignorare.
Avremo di fronte l’Inter, ma serviranno testa e cuore. Dobbiamo giocare per quello che siamo. Solo così, aiutandoci l’un l’altro, possiamo davvero fare squadra. E la squadra è ciò che conta, soprattutto quando bisogna compensare ciò che da soli non si riesce a fare.
È fondamentale entrare nell’ottica che aiutarsi a vicenda, in campo come nella vita, può trasformare piccole realtà – che da sole non riuscirebbero a raggiungere un grande risultato – in una vera macchina da guerra.
L’esempio lo abbiamo davanti agli occhi: la Primavera di Fabio Pisacane. Ma non è solo merito suo, è merito di tutti coloro che lavorano con lui, e di chi ha creduto in lui come figura capace di portare avanti questo Cagliari. Un gruppo che ha costruito un percorso fatto di iniziative e persone che allenano mente e cuore, tanto quanto tecnica, tattica e parte atletica. Nulla è lasciato al caso.
Anche per questo, secondo me, dobbiamo puntare molto su ciò che ci dà forza a livello emotivo e motivazionale. Solo così possiamo affrontare la partita con uno spirito diverso.
L’Inter è l’Inter, su questo non si discute. Ma la gara dobbiamo affrontarla non con l’idea di non perdere, bensì con quella di vincerla.

Perché se giochi con l’idea di vincere, in fondo stai anche pensando a non perdere. È un’idea che racchiude entrambe le cose. Al contrario, se entri in campo con il solo obiettivo di pareggiare, stai rinunciando già in partenza a vincere. E questo toglie energia.
Sembrano dettagli, ma non lo sono. Quando nella testa hai un’idea chiara – e siccome non tutti riescono a pensare a due cose contemporaneamente – riesci anche a fare meglio ciò che fai.
Domani l’idea dev’essere quella di vincere. Solo così raccoglieremo i frutti del lavoro settimanale: l’impegno, il sacrificio, tutto quello su cui abbiamo lavorato.
Insisto: l’idea di non perdere è solo una “sottoidea” rispetto a quella di vincere. Cambia poco, certo, perché la partita va comunque giocata con intensità. Ma cambia la mentalità: un pallone recuperato deve servire per attaccare, non per passarla al portiere e riconsegnarla agli avversari.
Il Cagliari deve giocare da Cagliari. Solo così potrà arrivare un risultato inaspettato. E se anche il risultato non dovesse arrivare, arriverà comunque la miglior prova possibile di questi ragazzi, che sono tutti disponibili. E questa sarà comunque la miglior versione del Cagliari".