
PENSIERO VINCENTE. VIOLA SIMBOLO DELLA TENACIA DI NICOLA. TANTE BUONE NOTIZIE. E QUEL PROFUMO....
di Vittorio Sanna
La partita si gioca sempre due volte, prima nella mente e poi sul campo. Il Cagliari aveva già giocato questa partita quando l’ha pensata con l’idea che non bastava tentare ma ritentare e ritentare ancora. Senza questo spirito la gara con il Monza sarebbe diventata una pericolosa trappola. Sono partite che vinci tre a zero se porti venti palloni nella trequarti avversaria.
Pur perdendone più della metà, gli altri sono occasioni, in numero adeguato all’idea di segnare, anche di una squadra che confidenza con il gol non ne ha tanta. Non a caso il vantaggio è firmato da Nicolas Viola. Il simbolo della tenacia dell’allenatore che malgrado i dieci palloni persi nel primo tempo e le occasioni non concretizzate, lo ha confermato comunque nel secondo tempo. Gol di testa di chi ha saputo aspettare che il cross scavalcasse un compagno e due avversari. Un gol che ha dato ragione e iniettato fiducia, che ha permesso di reggere il ritorno del Monza senza però mai rinunciare all’idea di segnare ancora. Sono arrivati altri due gol da autori a lungo attesi, prima Gaetano e poi Luvumbo.
Una vittoria che proietta lontano dalla coda. Diventano sei i punti di vantaggio sulla terzultima, proprio l’Empoli che il Cagliari affronterà nel prossimo turno. Sarà fondamentale mantenere la stessa mentalità. Lo stesso coraggio anche quando l’avversario ti metterà alle strette sospinto dal suo pubblico.
Servirà tutto quel che il Cagliari sa essere con la presenza di Mina, con la dirompenza di Zortea, i muscoli e la tecnica di Piccoli, ilk fiato e il moto perpetuo di Adopo. Tutte le armi sportive e tutte le munizioni perché il collettivo, la squadra, l’insieme venga prima. Tenendo conto che è tornato Coman, si sono riposati Zappa e Makoumbou, potrebbe tornare Obert, ci sono tutti gli altri. Tutte buone notizie che tengono alto l’umore e che riescono a moltiplicare le occasioni per vitalizzare la squadra che, compatta, sente il profumo lontano, che si avvicina, della salvezza.







