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ESCLUSIVA TC - PAOLO CONDÒ: "Le sfide contro Monza ed Empoli potrebbero virtualmente consegnare la salvezza al Cagliari. In futuro mi piacerebbe che il club sardo iniziasse a valorizzare e a portare in prima squadra i talenti del proprio vivaio"TUTTO mercato WEB
Oggi alle 13:47Primo piano
di Matteo Bordiga
per Tuttocagliari.net

ESCLUSIVA TC - PAOLO CONDÒ: "Le sfide contro Monza ed Empoli potrebbero virtualmente consegnare la salvezza al Cagliari. In futuro mi piacerebbe che il club sardo iniziasse a valorizzare e a portare in prima squadra i talenti del proprio vivaio"

Paolo Condò, celebre firma del giornalismo sportivo italiano, commenta l’appassionante lotta salvezza che, in serie A, sta tenendo almeno cinque-sei squadre col fiato sospeso.

Intervistato da Tuttocagliari.net, Condò si sofferma in particolare sui pregi e sulle criticità del Cagliari guidato da Davide Nicola, sottolineando che “sarebbe bello se, in futuro, venissero inseriti in prima squadra - in pianta stabile - tre o quattro giovani calciatori sardi, per rafforzare il valore identitario di un club come quello rossoblù”.

Paolo, mancano due mesi alla fine del campionato. Chi vede più in difficoltà tra le compagini che si stanno contendendo la permanenza in serie A?

“La classifica ci suggerisce che, in ottica salvezza, vanno considerate tutte le squadre dal Como e dal Verona in giù. Tuttavia i lariani hanno dimostrato di possedere un impianto di gioco e, in generale, una levatura tecnica superiore rispetto a chi lotta strenuamente per restare in serie A. Faccio dunque fatica a includere Nico Paz e compagni nelle valutazioni sulla zona retrocessione. Anzi: tutti gli indizi ci portano a ritenere che, con ogni probabilità, a partire dall’anno prossimo il Como lotterà per un posto in Europa.

Il Monza purtroppo non ha più alcuna possibilità di salvarsi, quindi il cerchio si restringe, di fatto, a sei squadre. Il Cagliari ha la grande chance, nelle prossime due partite, di mettersi sostanzialmente al riparo. Naturalmente do per scontati i tre punti contro il Monza, anche se – ca va sans dire – i rossoblù non devono ragionare in questo modo. Se al successo contro i brianzoli dovesse seguire un eventuale colpo esterno a Empoli, contro un avversario che non vince da tanto tempo, Luperto e compagni accumulerebbero un vantaggio difficile da colmare, nelle restanti sette giornate, per le inseguitrici.”

A suo avviso la stagione del Cagliari va ragionevolmente ritenuta soddisfacente, alla luce dei 26 punti fin qui ottenuti in 29 giornate? O i sardi hanno raccolto – e anche espresso sul piano del gioco – un po’ meno di quello che sarebbe stato lecito aspettarsi?

“Secondo me il Cagliari ha fatto una stagione sufficiente: da 6 in pagella. Ovviamente quest’annata dovrà rappresentare una sorta di trampolino di lancio verso stagioni ancora migliori. D’altra parte nel momento in cui Luciano Spalletti annuncia che, in caso di necessità, convocherà in Nazionale Roberto Piccoli tu sai che hai un attaccante in orbita azzurra. Ecco, su questo ‘patrimonio’ occorre che il Cagliari costruisca il suo futuro: il centravanti bergamasco, forte anche della sua giovane età, da qui in avanti farà sempre meglio.”

Secondo molti analisti la formazione sarda andrebbe significativamente migliorata a centrocampo, reparto in cui latitano qualità tecnica e proprietà di palleggio. Non mancano certo i “taglialegna” e i mediani muscolari, ma forse sarebbe opportuno aggiungere un po’ di fosforo e di creatività…

“Generalmente i club che lottano per la salvezza hanno un deficit di qualità piuttosto che un deficit di quantità. Personalmente sono dell’avviso che proprio queste compagini dovrebbero attingere a piene mani dai propri vivai, portando in prima squadra almeno due o tre giovani promesse provenienti dalla formazione primavera. Questa politica, nel caso del Cagliari, oltre ad abbattere i costi rafforzerebbe anche il legame identitario - proverbiale - del club con il territorio sardo. Sarebbe bellissimo poi se i giovani sardi venissero lanciati e valorizzati proprio nei ruoli-chiave, come ad esempio quello del regista e del trequartista: i ruoli che richiedono, appunto, maggiore fantasia e qualità tecnica. D’altra parte gli ottimi risultati ottenuti dalla primavera allenata da Pisacane dovrebbero stimolare la dirigenza a premiare i talenti in erba più cristallini del panorama calcistico cagliaritano.”