
ESCLUSIVA TC - PIERPAOLO BISOLI: "Che ricordi il mio gol all'Olimpico in Roma-Cagliari di trent'anni fa! Giocammo senza alcun timore reverenziale contro un grande avversario. Domenica speriamo che mister Ranieri ci lasci qualche punto..."
È stato un autentico gladiatore di rossoblù vestito. Coi quattro mori sul petto spendeva fino all’ultima stilla di sudore in ogni battaglia: motore e stantuffo del centrocampo, spezzava il fraseggio degli avversari e, non appena poteva, si riproponeva in avanti coi suoi chirurgici inserimenti alla ricerca del gol.
Alla causa isolana ha sacrificato due gambe, fratturate in due terribili incidenti di gioco. Ma nemmeno questo è bastato a togliere il sorriso a Pierpaolo Bisoli, per tutti “Bisolone”, uno dei mediani più forti e rappresentativi della storia del Cagliari. Oggi Bisoli, ai microfoni di Tuttocagliari.net, analizza il momento vissuto dall’undici di Davide Nicola e ricorda con piacere quel Roma-Cagliari (prossima sfida che attende i sardi) in cui siglò una rete bellissima e… illusoria.
Pierpaolo, domenica c’è Roma-Cagliari: una gara che evoca un 1-1, risalente alla stagione 1994-’95, impreziosito da un suo gran gol siglato a Cervone che consegnò al Cagliari il momentaneo vantaggio.
“Ricordo bene quella partita. Andammo a giocare contro una Roma che era prima in classifica, e fino a trenta secondi dalla fine eravamo in vantaggio grazie al mio gol. Poi pareggiò Balbo dopo una traversa di Fonseca. L’unico ricordo negativo di quella serata è legato a una vivace discussione che ebbi con Mazzone, di cui quasi subito mi pentii. Dopo qualche mese io e il mister fortunatamente risolvemmo la questione.”
Il Cagliari disputò un’ottima gara, non rinunciando mai a giocare e sfiorando il colpo grosso in casa di una squadra, come quella Roma, che era estremamente attrezzata e ambiziosa.
“Sì, giocammo un ottimo calcio contro la prima in classifica, anche perché scendemmo in campo senza alcun timore reverenziale. Anzi, il fatto di incontrare un avversario così forte ci diede tanti stimoli.”
Veniamo all'attualità e alla gara di domenica: tutt’altro contesto, tutt’altra situazione. L’undici rossoblù viene da un mese travagliato e da una serie di prestazioni alquanto negative, e i tifosi cominciano a mugugnare. La Roma invece sta attraversando un momento splendido e sembra non sbagliare un colpo.
“Devo dire che mi dispiace che i tifosi stiano esprimendo il loro malcontento. Devono assolutamente stare vicini alla squadra, perché sono il suo valore aggiunto e, tanto per il Cagliari quanto per tutta la Sardegna, il mantenimento della categoria è un bene inestimabile. C’è uno staff tecnico e dirigenziale perfettamente all’altezza della situazione, quindi dico che società, squadra e tifosi devono stare tutti uniti: ripeto, la serie A è un bene troppo prezioso e va preservata.
Sicuramente i sardi all’Olimpico troveranno una Roma agguerritissima, che d’altronde nel girone di ritorno si è distinta come una delle migliori compagini d’Europa. Ci sarà da soffrire. Speriamo che Ranieri, mister dal cuore – anche – rossoblù, ci lasci qualche punto…”
La Roma giocherà stasera contro l’Athletic Bilbao la gara di ritorno di Europa League, che potrebbe anche protrarsi ai supplementari. Potrebbe poi risentire della fatica accumulata in terra basca nel match contro il Cagliari?
“È possibile, certo. Anche se tendo a escluderlo: Ranieri ha trovato la quadra coinvolgendo tutti i suoi giocatori nel progetto, facendoli sentire sempre potenziali titolari e potenziali riserve. Quindi c’è da immaginare che col Cagliari non giocheranno gli stessi elementi che avranno combattuto per la qualificazione stasera a Bilbao.”







