Ballardini: "Genoa, Vieira conosce rischi e vantaggi. Gilardino? A fine mercato si poteva intuire un'annata difficile"
Davide Ballardini, ex allenatore di Cagliari e Genoa, ha affrontato vari temi ai microfoni di Radio Sportiva. Le sue parole, sintetizzate da TuttoCagliari.net:
SULLA LOTTA AL VERTICE – “Così è più bello, più interessante. La competizione è più accesa, ci sono tante squadre competitive e questo, secondo me, fa bene a tutti noi. No, l'Atalanta non è una sorpresa. È una società con un grande allenatore e una squadra che può competere per i vertici del campionato. Negli anni scorsi magari soffrivano un po’ le coppe, ma quest’anno mi sembra abbiano una rosa e una consapevolezza che li porteranno a restare tra i primi fino alla fine. Insieme a Inter, Napoli, Juventus e Atalanta, secondo me, sono queste le squadre più accreditate”.
SU LAZIO E FIORENTINA – “La Lazio? Non è una sorpresa. Baroni è un allenatore che negli ultimi anni ha dimostrato di essere capace, anche se lo era già prima. Negli ultimi tempi lo ha fatto vedere ancora di più. Fortunatamente, nell’età degli allenatori, c’è spazio anche per uno come lui. Non è vecchio, è giovane e moderno nelle idee e nel lavoro sul campo. La Lazio gioca un calcio divertente e moderno, quindi per me non è una sorpresa. La Fiorentina è lì e merita di esserci. Erano partiti con un'idea, ma poi hanno capito, da persone intelligenti quali sono — parlo dello staff tecnico e della società — che forse non era la strada giusta. Mi riferisco al fatto che inizialmente pensavano di giocare con la difesa a tre, ma poi hanno visto che, in base alle caratteristiche dei giocatori, era meglio cambiare. Palladino è un ragazzo intelligente, sa adattarsi e non è integralista. La Fiorentina gioca bene ed è competitiva. Sono sicuro che si toglieranno belle soddisfazioni”.
KEAN E RETEGUI – “Kean e Retegui insieme in azzurro? Secondo me farebbero fatica a giocare insieme, perché sono due prime punte. Certo, in alcuni momenti può anche funzionare, ma partire con loro due insieme dall’inizio mi sembra complicato”.
VIEIRA E IL GENOA – “Subentrare in corsa, durante la sosta per le nazionali è importante. Se si subentra subito dopo l’ultima partita di campionato, si ha qualche giorno in più per lavorare e questo aiuta. Se invece si arriva a ridosso della partita successiva, è molto più complicato. Però, se un allenatore accetta questa sfida, sa bene come comportarsi e quali sono i rischi e i vantaggi. Esonero di Gilardino? Bisogna considerare che il Genoa ha venduto giocatori importanti, come il portiere Martínez, Retegui e Gudmundsson, che è andato alla Fiorentina. Era intuibile che la stagione potesse essere più difficile. Inoltre, ci sono stati tanti infortuni, come quelli di Malinovskyi e Messias. Forse si poteva provare a superare le difficoltà insieme, ma parlo da esterno, non conoscendo le dinamiche interne”.
FUTURO – “Se ho ricevuto chiamate ultimamente? No, nessuno squillo! Il mio telefono è sempre acceso e la voglia di tornare ad allenare cresce ogni giorno di più. Da un lato è bello sentire questa motivazione, dall’altro dispiace vedere colleghi in difficoltà. Ma fa parte del gioco”.