Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomoempolifiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliparmaromatorinoudinesevenezia
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloternanaturris
Altri canali euro 2024serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / cagliari / Primo piano
ESCLUSIVA TC - LUCIANO DE PAOLA: "Il Cagliari ha sfruttato i difetti del Milan, una squadra che pensa sempre e solo a giocare ma che dietro lascia spazi enormi. In serie A, e nel calcio in generale, servono anche solidità difensiva e pragmatismo"TUTTO mercato WEB
ieri alle 19:30Primo piano
di Matteo Bordiga
per Tuttocagliari.net

ESCLUSIVA TC - LUCIANO DE PAOLA: "Il Cagliari ha sfruttato i difetti del Milan, una squadra che pensa sempre e solo a giocare ma che dietro lascia spazi enormi. In serie A, e nel calcio in generale, servono anche solidità difensiva e pragmatismo"

Luciano De Paola, ex mediano “settepolmoni” del Cagliari, analizza la sfida di sabato scorso tra i rossoblù e il Milan, con uno sguardo rivolto al cammino che, a partire dalla prossima settimana, attende l’undici di Davide Nicola in campionato.

Luciano, come si può decifrare un pareggio pirotecnico come quello tra Cagliari e Milan?

“Il Milan è una squadra che ti fa giocare. Quando incontri queste formazioni, anche se sei una cosiddetta ‘piccola’ riesci a metterle in grande difficoltà. I rossoneri non hanno la solidità di una compagine che sa difendersi e poi pungere al momento giusto: pensano solo e sempre a giocare, e questo facilita la riconquista del pallone da parte degli avversari. Il Cagliari ha interpretato benissimo la gara, aspettando il Milan per poi ripartire e sfruttando gli errori individuali di Theo Hernandez e compagni.

Ripeto, in questo momento il Diavolo non è il Napoli, l’Inter, la Juve o la Fiorentina: squadre più quadrate e ben messe in campo. Il Milan vive sull’estemporaneità e sulle invenzioni di Leao, sulla forza di Theo Hernandez, sulla qualità di Reijnders in mezzo al campo. Ma dietro fa molta fatica.”

Forse il Milan subisce così tanti gol perché gioca con un baricentro troppo alto per quella che è la velocità dei suoi centrali? Senza contare che anche gli esterni spesso soffrono, perché spingono e si espongono molto.

“Ci sono giocatori che non rientrano dopo che perdono il possesso del pallone. Leao è uno di questi. E Fonseca non ha un vero incontrista, perché Fofana secondo me è molto bravo ma ha bisogno di essere supportato dalle mezzali. Di conseguenza i due centrali difensivi vanno sempre, sistematicamente in difficoltà.

In generale, come dicevo prima il Milan pensa sempre a giocare e ad attaccare. Nel campionato italiano ovviamente devi saper giocare a calcio, ma devi anche avere una buona tenuta difensiva. Il Cagliari è stato bravo, ma è stato anche facilitato dallo scarso equilibrio dimostrato dai ragazzi di Fonseca.”

La prossima gara dei rossoblù, alla ripresa della serie A, sarà contro il Genoa di Alberto Gilardino. Uno scontro difficile con un avversario in evidente affanno. Ma Luperto e compagni hanno dimostrato, sebbene a sprazzi, di saper praticare un calcio convincente e anche efficace sia in casa che in trasferta.

“Le sfide contro Genoa, Empoli, Verona eccetera per il Cagliari valgono doppio: i punti in palio sono pesantissimi. Nicola è un allenatore che sa far giocar bene la squadra, che da par suo ha delle buone qualità. Detto questo, io penso che nel calcio giocare bene sia importante, ma alla fine conta la sostanza. Ranieri perché è un grande allenatore? Perché si adatta ai calciatori che ha a disposizione e, con sano pragmatismo, cura molto attentamente la fase difensiva. Oggigiorno molti giovani allenatori si ostinano a voler sempre e comunque giocare, giocare, giocare… e poi magari incassano delle imbarcate memorabili.”