Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomoempolifiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliparmaromatorinoudinesevenezia
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali euro 2024serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / cagliari / Primo piano
Sanna: "Cagliari, spero che il pari di Bergamo non sia il motivo per la conferma dell'undici contro la Juve"TUTTO mercato WEB
ieri alle 20:15Primo piano
di Vittorio Arba
per Tuttocagliari.net

Sanna: "Cagliari, spero che il pari di Bergamo non sia il motivo per la conferma dell'undici contro la Juve"

Il giornalista Vittorio Sanna, tramite il proprio canale Youtube, ha analizzato la situazione in casa Cagliari a quarantotto ore dal ko casalingo contro la Juventus. Le sue parole, sintetizzate da TuttoCagliari.net: "Ci sono cose che hanno funzionato in passato, ma non necessariamente funzionano anche il giorno dopo. Purtroppo, questo è un dato che dobbiamo adottare in tutto quello che facciamo nella nostra vita. Il fatto che si sia riusciti a ottenere un risultato, soprattutto quando si tratta di persone, con una determinata strategia e un interlocutore che cambia, non significa che poi funzioni anche con il successivo interlocutore. Uso questo concetto per il calcio: la famosa frase "Squadra che vince non si cambia" oggi è una sciocchezza. Lo è perché hai la possibilità di plasmare la squadra sulla base di tantissimi calciatori e non hai una formazione titolare costretta a giocare con almeno nove elementi per 90 minuti. Il fatto che si possano cambiare metà squadra con cinque sostituzioni impone di avere una squadra molto più elastica, fluttuante, adattabile alle circostanze della partita. Questo porta a considerare che i titolari della partita precedente possano essere protagonisti anche senza partire necessariamente dall’inizio della gara. Non esiste l’idea che, se non li confermi, non li stai premiando. Anche il concetto di "premio" è ormai superato: può valere nei campionati dilettantistici, ma nel professionismo non ha senso. L’abbiamo visto nella gara contro la Juventus.

Spero che il buon risultato contro l’Atalanta non sia stato il motivo per cui è stata confermata la stessa squadra. Il rendimento è stato completamente diverso perché l’interlocutore era differente, e non era difficile prevederlo, considerando il tipo di gioco che le due squadre fanno. Il fatto che gli undici iniziali di Bergamo avessero fatto bene non rendeva necessario premiarli a tutti i costi, soprattutto considerando che nel frattempo erano disponibili nuovi calciatori che potevano permettere di cambiare atteggiamento, rendendo la squadra più aggressiva contro un avversario compassato. Se c’è una caratteristica nota della Juventus, è proprio il suo gioco compassato. Se glielo permetti e non crei pericoli, prima o poi il gol lo trova. Lo ha fatto anche troppo facilmente, grazie a una nostra cappellata. L’atteggiamento della squadra ha favorito il loro gioco, invece di frustrare e mettere in difficoltà l’avversario, come poi è avvenuto nel secondo tempo. Si potrebbe dire che nella ripresa la Juventus è calata per stanchezza, ma a mio giudizio non è solo questo: avere giocatori aggressivi come Luvumbo, oppure un calciatore come Coman, che sa tenere la palla ma anche puntare la porta ed essere pericoloso anche fuori area, ha portato qualcosa di nuovo. Ecco perché "Squadra che vince non si cambia" non si può sentire. Speriamo che non sia questo il criterio con cui vengono confermate le formazioni da una gara all’altra".