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tmw / cagliari / Il punto
SALTO IN AVANTI
Oggi alle 00:45Il punto
di Vittorio Sanna
per Tuttocagliari.net

SALTO IN AVANTI

Vittorio Sanna, giornalista e scrittore, per i tifosi rossoblù "la voce del Cagliari". Nella sua trentennale carriera ha raccontato in radiocronaca oltre 700 partite, quasi 600 in serie A. Uno dei più accreditati storici del Cagliari

di Vittorio Sanna

Adesso è diventata una grande occasione. La vittoria con il Lecce rappresenta una evidente evoluzione. Ridotta la possibilità di subire gol con l’arrivo di Caprile che anche oggi ha mostrato la giusta personalità, si è trovato anche il filone per realizzare qualche rete in più. La prova l’ha data il campo, la stessa squadra. Nel primo tempo è stata quella del passato recente, fino al gol di Gaetano:  tante occasioni non concretizzate e punizione con uno dei pochi tiri in porta subiti. Tutta questione di testa e di cuore, di serenità e autostima.

Ancora una volta costretta a inseguire la squadra di Nicola ha avuto bisogno di essere resettata. Cambio dell’intero centrocampo, che non aveva fatto male, e dentro giocatori con tante carte da giocare, le loro, diverse, non ancora piegate dalla sorte. Non è un caso se a servire gli assist sono due di loro, Deiola e Marin, a segnare il primo gol è il terzo, Gaetano. La stessa squadra che era rientrata dallo spogliatoio e non riusciva a riprendere in mano la partita è diventata travolgente. Miracolo? No, semplicemente, step conquistato e serenità raggiunta.

L’espulsione di Rebic ha dato il “la” a quello che potrebbe essere il Cagliari nel suo processo di sviluppo. Gioco fluido, sovrapposizioni, inserimenti, una vera e propria orchestra che smette di steccare. Il potere del gol che arriva. Trasforma semplici uomini in eroi, come la criptonite per Superman, le arachidi di Super Pippo, gli spinaci di Popeye. Deiola che serve l’assist di tacco e poi conclude dalla distanza verso il sette è il simbolo di come la serenità e la convinzione possano stravolgere il destino di una squadra, trasformare in cigni. Bisogna cogliere il momento.

Il salto in classifica è un cartello stradale che indica dove passare per arrivare al centro e nell’altopiano. C’è da assecondare la crescita. Anche oggi si è visto che alla squadra manca una seconda punta che sappia fare gol. Acquistiamola per non dover caricare pressione su chi abbiamo e comprando un calciatore ne recuperi un altro. È l’insieme che deve diventare protagonista. È il potere di scelta. È l’alternanza, il passaggio di testimone, la rotazione.

Il Cagliari deve contare sul gruppo non potendo acquistare fuoriclasse che da soli facciano la differenza. Bisogna integrare con calciatori che abbiano caratteristiche compatibili e che assecondano i bisogni. Per puntare a un salto anche qualitativo. A rilanciare idee vincenti. A riaccendere sogni spenti da troppo tempo. Abbiamo un allenatore che crede in questi principi, una squadra che lo segue, una piazza che ne trarrebbe nuovo spirito.

La vittoria sul Lecce è un esame superato. Se si vogliono mantenere alti gli standard è necessario avere sempre nuovi obiettivi, non accontentarsi e non guardarsi indietro. Sapendo che ogni successo arriva se il percorso è fatto con costanza e impegno. Partita dopo partita.