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Cruciani: "Juventus-Cagliari? Rigore allucinante concesso ai bianconeri. Questo non è calcio"TUTTO mercato WEB
lunedì 7 ottobre 2024, 23:30News
di Vittorio Arba
per Tuttocagliari.net

Cruciani: "Juventus-Cagliari? Rigore allucinante concesso ai bianconeri. Questo non è calcio"

Il giornalista Giuseppe Cruciani, ospite del podcast "Calcio Selvaggio", condotto da Kristian Pengwin e Sandro Sabatini, ha commentato in maniera polemica il rigore concesso alla Juventus contro il Cagliari. Di seguito le sue parole, sintetizzate da TuttoCagliari.net: "I rigori sono ormai diventati un terno al lotto, tanto che il calcio è veramente cambiato. Bisognerebbe cambiare qualcosa, perché ormai non è più calcio, è qualcos'altro. Dovrebbero ribattezzare questo sport, perché non è più quello di una volta. I contatti? Ora non esistono più. Non è neanche un certo tipo di contatto: il contatto è praticamente bandito. La mano, che prima era una parte del corpo che tutti abbiamo, oggi è sinonimo di rigore. Un esempio specifico è il rigore dato alla Juventus contro il Cagliari: un giocatore si alza, è di spalle, colpisce la palla con la testa, e questa sbatte contro la mano. È allucinante.

È il simbolo del calcio, o meglio, del "non calcio" di oggi. Non voglio esagerare, perché il calcio mi appassiona ancora tantissimo. Vado spesso allo stadio a Torino, mi diverto; ho anche la fidanzata juventina, super juventina, e mi appassiona seguire le partite. Però quando vedo queste cose, ogni tanto mi chiedo: perché guardare una partita dove alla fine il risultato, l'impegno, tutto viene deciso da qualcuno che, dall'alto, dice: "Siccome ha allargato il braccio e la palla gli ha sbattuto contro la mano, è rigore"? È una cosa incredibile. Per me, questo non è calcio. Ci siamo ormai arresi a questa situazione, e amen. Per non dare la responsabilità agli arbitri di decidere se un fallo di mano meriti o meno un rigore, abbiamo creato questo mostro. Abbiamo voluto togliere all'arbitro la capacità decisionale perché, secondo alcuni, questa poteva essere fonte di corruzione in certi casi".