Nesti: "Deiola? Criticare un proprio giocatore è autolesionistico. Il Cagliari può salvarsi"
Il giornalista Carlo Nesti, nel corso del "Microfono Aperto" di Radio Sportiva, ha risposto alla domanda di un tifoso rossoblù, che chiedeva un parere sul Cagliari e si lamentava delle critiche che parte del tifo cagliaritano, riserva sui social all'indirizzo di Alessandro Deiola. Di seguito le parole di Nesti, riprese da TuttoCagliari.net: "Il Cagliari indubbiamente non è partito bene e si trova in una situazione in cui, a quota cinque punti, ci sono Parma, Genoa e Lecce. Poi c'è il Venezia a quota quattro e il Monza a quota tre. Io penso che il Cagliari abbia sicuramente possibilità di salvarsi. Di queste squadre, per quello che ho visto (anche se è molto poco) in queste prime giornate di campionato, due formazioni che mi hanno abbastanza colpito sono il Parma, per l'organizzazione di gioco, e il Lecce, che avevo visto direttamente a Torino contro il Torino, per come si muove nella fase di azione e nelle rimesse. Questo non per dire che ovviamente queste due squadre si salveranno, ma secondo me sono già avanti rispetto alle altre, sia per condizione fisica che per l'assemblaggio della squadra, e quindi hanno più chance di fare punti.
Su Deiola non posso dire altro se non che, da sportivo, ho sempre detestato queste manifestazioni di tifo. Sapete bene, ed è stato ricordato proprio in studio, fino a che livello di degenerazione è arrivato il tifo, non solo oggi, ma già da qualche decennio. Tuttavia, senza assolutamente accostare i tifosi del Cagliari agli episodi di Milano o San Siro, bisogna dire che queste cose accadono in ogni stadio: vengono presi di mira i giocatori di casa, cosa che è assolutamente assurda. Ha una logica relativa il fatto di fischiare i giocatori avversari, ma prendere di mira un proprio giocatore è un atto autolesionistico, perché demotiva il giocatore e peggiora il suo rendimento. Non si è mai visto un giocatore che, grazie a contestazioni con brutte parole, abbia reagito e migliorato le sue prestazioni, assolutamente no. Anzi, quando un giocatore in crisi viene sostenuto dalla tifoseria, può riprendersi, come è successo, per esempio, a Vlahovic.
Vlahovic è sempre stato sostenuto dalla tifoseria bianconera, nonostante la mancanza di gol e alcuni limiti che ormai conosciamo, come quando è spalle alla porta o quando deve trattenere il pallone e far salire la squadra. Tuttavia, i tifosi sanno, e lo ha detto anche Allegri, che quando questo giocatore viene servito in profondità o con un cross, è un super attaccante. Naturalmente, se non ci sono queste condizioni, come negli anni scorsi, anche lui va in crisi, ma il sostegno del pubblico è fondamentale. E a Vlahovic, almeno a Torino, non è mai mancato".