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Calafiori e la vita a Londra: "Ho provato anche il fish and chips, una volta al mese si può fare"
Riccardo Calafiori si racconta in una lunga intervista alla BBC durante la quale il difensore azzurro, da qualche mese trasferitosi a Londra, traccia un primo bilancio della sua esperienza inglese: "Voglio vivere pienamente questa nuova esperienza, come se fossi davvero un inglese. A cominciare dalla lingua: fin da bambino, ho sempre avuto la passione di impararle e ho iniziato con Netflix e i testi delle canzoni. Sto ancora imparando, e voglio migliorare". Per Calafiori c'è spazio per parlare anche di temi extra campo: "Il cibo in Inghilterra? Mi aspettavo di peggio, non è poi così male. Ho provato anche il fish and chips, una volta al mese si può fare, anche se non è salutare".
Dopo una stagione da protagonista assoluto con la maglia del Bologna, la scorsa estate l'Arsenal ha speso quasi 50 milioni di euro per il suo cartellino. Decisiva, l'inattesa telefona di Mikel Arteta: "Prima mi ha scritto, poi mi ha chiesto se potessi chiamarlo. Con me si è comportato in maniera molto umile e disponibile al telefono. Voleva spiegarmi la situazione, e dove potevo migliorare. Ha cercato di convincermi, ma in verità io ero già convinto. Non solo per via dell'Arsenal, ma soprattutto per Mikel".
Le parole su De Rossi. "Gli chiedo sempre il suo parere sulle mie decisioni più importanti, e mi dà sempre buoni consigli. Gli avevo parlato dell'Arsenal, e mi ha risposto: 'È una delle più grandi opportunità per te di migliorare come giocatore'".
Un pensiero, di gratitudine, per il suo ultimo allenatore italiano, Thiago Motta. "La scorsa stagione è stata senza dubbio la mia migliore stagione, e l'allenatore mi ha aiutato molto. È stato il primo a schierarmi come difensore centrale, dopo che avevo sempre giocato come terzino sinistro. Volevo dimostrare ai tifosi della Serie A che non ero il giocatore che avevano visto qualche anno prima, sono contento di averli fatti ricredere".
Dopo una stagione da protagonista assoluto con la maglia del Bologna, la scorsa estate l'Arsenal ha speso quasi 50 milioni di euro per il suo cartellino. Decisiva, l'inattesa telefona di Mikel Arteta: "Prima mi ha scritto, poi mi ha chiesto se potessi chiamarlo. Con me si è comportato in maniera molto umile e disponibile al telefono. Voleva spiegarmi la situazione, e dove potevo migliorare. Ha cercato di convincermi, ma in verità io ero già convinto. Non solo per via dell'Arsenal, ma soprattutto per Mikel".
Le parole su De Rossi. "Gli chiedo sempre il suo parere sulle mie decisioni più importanti, e mi dà sempre buoni consigli. Gli avevo parlato dell'Arsenal, e mi ha risposto: 'È una delle più grandi opportunità per te di migliorare come giocatore'".
Un pensiero, di gratitudine, per il suo ultimo allenatore italiano, Thiago Motta. "La scorsa stagione è stata senza dubbio la mia migliore stagione, e l'allenatore mi ha aiutato molto. È stato il primo a schierarmi come difensore centrale, dopo che avevo sempre giocato come terzino sinistro. Volevo dimostrare ai tifosi della Serie A che non ero il giocatore che avevano visto qualche anno prima, sono contento di averli fatti ricredere".
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