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Yverdon, Bignotti: "Calafiori? Percorso quasi incredibile, ma non è l'unico. I giovani qui giocano"
Il direttore dell'Yverdon, Nicola Bignotti, ha parlato del calcio svizzero nella sua intervista a TMW, spiegando in particolare la crescita di Calafiori.
“È diventato molto interessante, soprattutto per le squadre che comprano dal mercato svizzero. Germania, Italia, Inghilterra, ci sono calciatori svizzeri anche in top club come Akanji al Manchester City. Il campionato è di buonissimo livello, dove i giocatori vengono ancora più volentieri che in passato, perché è sì di formazione ma non solo. Guardate Calafiori, il pensiero è quello: vengo, mi valorizzo e poi vado nei top d’Europa. Prima ci poteva essere uno step ulteriore, ora si può andare subito in un top club europeo e succede spesso".
Però può essere un unicum.
“Sicuramente era già un giocatore con grande potenzialità ed enormi qualità, l’anno qui gli ha permesso di crescere da tutti i punti di vista, giocava una squadra con 20-25 mila spettatori ogni partita, che fa le competizioni europee. Però allo stesso tempo… Non ci sono le pressioni fuori dal campo, ti puoi concentrare solo sull’aspetto sportivo, senza dover uscire e soffrire tutta la settimana contestazioni e bombardamenti mediatici. Il passaggio lo ha aiutato. Il percorso di Calafiori è stato molto veloce, quasi incredibile. Qui i giovani hanno la possibilità di giocare, con stadi bellissimi, le strutture sportive sono all’avanguardia, le squadre sono serie. Per me è un punto di passaggio e per alcuni anche un punto di arrivo".
“È diventato molto interessante, soprattutto per le squadre che comprano dal mercato svizzero. Germania, Italia, Inghilterra, ci sono calciatori svizzeri anche in top club come Akanji al Manchester City. Il campionato è di buonissimo livello, dove i giocatori vengono ancora più volentieri che in passato, perché è sì di formazione ma non solo. Guardate Calafiori, il pensiero è quello: vengo, mi valorizzo e poi vado nei top d’Europa. Prima ci poteva essere uno step ulteriore, ora si può andare subito in un top club europeo e succede spesso".
Però può essere un unicum.
“Sicuramente era già un giocatore con grande potenzialità ed enormi qualità, l’anno qui gli ha permesso di crescere da tutti i punti di vista, giocava una squadra con 20-25 mila spettatori ogni partita, che fa le competizioni europee. Però allo stesso tempo… Non ci sono le pressioni fuori dal campo, ti puoi concentrare solo sull’aspetto sportivo, senza dover uscire e soffrire tutta la settimana contestazioni e bombardamenti mediatici. Il passaggio lo ha aiutato. Il percorso di Calafiori è stato molto veloce, quasi incredibile. Qui i giovani hanno la possibilità di giocare, con stadi bellissimi, le strutture sportive sono all’avanguardia, le squadre sono serie. Per me è un punto di passaggio e per alcuni anche un punto di arrivo".
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