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Italiano: "Voglio portare trentamila tifosi a Roma. Futuro in una big? Il Bologna già lo è"TUTTO mercato WEB
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Oggi alle 16:56News
di Luca Nigro
per Bolognanews.net

Italiano: "Voglio portare trentamila tifosi a Roma. Futuro in una big? Il Bologna già lo è"

Alla vigilia della semifinale di ritorno di Coppa Italia contro l'Empoli, Vincenzo Italiano ha presentato la sfida in coferenza stampa. Ecco le sue parole: "Noi siamo stati bravi a metterci in vantaggio con questo punteggio. Dobbiamo fare una gara attenta e concentrata, non concedendo nulla. Sappiamo che ci giochiamo tanto ma non tutto e dobbiamo fare una prestazione simili alle ultime. Ripeto, dobbiamo ancora concretizzare tutto. Trenta mila bolognesi a Roma? Il sogno è ancora quello per un traguardo che manca da 51 anni. Sarebbe una cosa che farebbe felice tutto l'ambiente, per noi era un obiettivo e domani entreremo in campo per questo. Meno spettatori del solito? Sento che pian pianino qualche presenza in più ci sarà, spero che tra oggi e domani qualcuno cambi idea. Sarebbe importante vedere il Dall'Ara come nelle ultime partite. Domani ci giochiamo qualcosa di storico e vedere lo stadio pieno ci darebbe qualcosa in più. I ragazzi hanno proseguito sulla scia della settimana di Bergamo. Già negli allenamenti si era visto qualcosa di diverso. Hanno proseguito con la massima attenzione e professionalità. Sono convinto che chiunque giocherà, farà una grande gara. Tutti sanno l'importanza di questa partita. Nel momento in cui l'attenzione è massimo, questa squadra sa reagire. Castro e Dallinga? Tre giorni fa dissi che Santi era al 50%, ora è al 55%. Ancora qualche giorno e sarà al top della condizione, ha ancora qualche dolorino. Dallinga non sta facendo gol, ma si sta muovendo bene, con l'Inter avrebbe segnato se non fosse stato per Pavard. Domani ha l'opportunità di fare bene. I punti recuperati nel secondo tempo? Quel dato lì è importante. Nei secondi tempi dico sempre ai ragazzi che inizia una nuova gara, spesso riusciamo a dare qualcosa in più nei minuti finali con i subentrati. Chi parte è importante ma chi finisce lo è forse di più. Qualche rotazione? Possiamo fare rifiatare qualcuno, domani vedremo come stiamo ma qualcuno fisiologicamente riposerà. Diffide di Holm e Ndoye? Rischiare sarebbe un qualcosa di non intelligente.

Ma ripeto domani faremo il punto della situazione. Il possibile scontro in finale con una milanese? Domani abbiamo ancora una partita da giocare. Ti faccio un esempio: Lech Poznan-Fiorentina, avevamo tre gol di vantaggio e al 70' eravamo sotto per tre a zero, così come ho rischiato con il Braga. Il rientro di Ferguson? Lewis negli anni scorsi l'avevo visto da avversario e allenandolo mi sono reso conto che sia un calciatore di livello diverso sia per il suo dinamismo che l'importanza nello spogliatoio. Quando ha giocato ha sempre fatto la differenza. L'abbiamo perso nel momento suo migliore ma domani ha chiesto allo staff di essere in panchina con i compagni. Dal punto di vista del recupero sta proseguendo bene e vedremo se può esserci utile per Udine. La sua posizione? Lo scorso anno giocava più avanti ma con l'esplosione di Odgaard ci serviva più qualità dietro. Ripeto per me è un calciatore che ha tutto. La possibile quarta finale in carriera? Si lavora per tenere questi traguardi. Si parte tutti alla pari e poi si lavora per arrivare in fondo. Siamo riusciti a superare i quarti di finale con una squadra come l'Atalanta. Era un sogno del presidente e siamo a un passo dall'arrivare a questo obiettivo. A parte le mie esperienze, l'unica cosa a cui penso è regalare qualcosa di importante a questa gente. Sul possibile futuro in una big? Il Bologna è già una big perchè sta dimostrando una grande crescita, ambizione e programmazione da quando è arrivato il presidente. È lui che sta spingendo a mille il motore e si vede da come abbraccia i ragazzi e da come si presenta al campo. Con questa mentalità si può ambire a tutto. L'entusiasmo della piazza? Tutti lavoriamo per arrivare a festeggiare dopo le fatiche della settimana. Vedere la gente felice di come gioca la nostra squadra era uno dei miei obiettivi. Vedere i tifosi con le lacrime agli occhi per me è già vittoria. Poi come dice Orsolini, ci stiamo divertendo e siamo riusciti a mantenere lo standard dello scorso anno con una possibilità di aggiungere una ciliegina. Orsolini in panchina? Era una mezza strategia per dare il meglio negli ultimi minuti. Orso ha dimostrato una volta un attaccamento incredibile alla maglia. Dal gabbiotto ho sentito un boato incredibile. Da quando non abbiamo le coppe europee, riusciamo a studiare meglio alcune partite. Dopo sette-otto lisci ci ha regalato una gioia enorme".