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Il Benevento soffre, ma vince. Auteri: "Siamo andati in apprensione per un episodio"
Il Monopoli chiama, il Benevento risponde: continua la lotta in vetta in Serie C, girone B. Al termine della sfida vinta contro la Cavese, il tecnico giallorosso, Gaetano Auteri ha parlato in conferenza stampa.
Ecco le sue parole: "Per 70 minuti non c’è stata partita, giocando una grande gara, eludendo la loro pressione e creando tante situazioni importanti" - ha detto, come riportato da Calciobenevento.it - ". E’ mancata risolutezza, come al solito, ed è bastato un episodio nonostante fossimo in controllo per riaprire la contesa. Lì siamo andati in apprensione, forse più sul piano mentale, praticamente rinunciando a giocare, pensando soltanto a difendersi. Con cinque difensori puri, abbiamo rischiato il gol del pareggio su una palla di facile lettura. Capita a tante squadre di subire, noi la partita l’abbiamo fatta diventare emotiva, ci è rimasto un po’ di amaro in bocca per l’apprensione: dobbiamo imparare a gestire il risultato bene. Però è giusto ricordare anche quanto è stato fatto nei 70 minuti prima".
Poi sui cambi: "Nunziante ha preso un colpo in uscita, aveva dolore al ginocchio. Simonetti era stato ammonito, serviva un giocatore diverso e ho preferito anche evitare ogni rischio. Manconi è rimasto in campo nonostante un fastidio. Vorrei che questo ambiente sottolineasse quello che questa squadra ha fatto. Questi tre punti li abbiamo ottenuti con sofferenza, ma sono meritati. Finora il percorso è molto positivo, nel girone di ritorno possiamo fare anche meglio".
Sui piazzati: "Siamo andati in apprensione, l’ho detto. Abbiamo giocato poco, perdendo palla facilmente, tutto questo per paura, per timore di veder sfumare la vittoria. E’ un fatto soltanto emotivo. Nel calcio ogni cosa che si fa o non si fa, ha sempre una conseguenza. Ci sono tanti aspetti che nel finale non hanno funzionato come avrebbero dovuto. Veltri? Sta bene, ha fatto una buona partita. Qualcosina poteva fare meglio sul piano difensivo, ma è un 2004 e sono andato a colpo sicuro: non era un rischio farlo giocare".
Ecco le sue parole: "Per 70 minuti non c’è stata partita, giocando una grande gara, eludendo la loro pressione e creando tante situazioni importanti" - ha detto, come riportato da Calciobenevento.it - ". E’ mancata risolutezza, come al solito, ed è bastato un episodio nonostante fossimo in controllo per riaprire la contesa. Lì siamo andati in apprensione, forse più sul piano mentale, praticamente rinunciando a giocare, pensando soltanto a difendersi. Con cinque difensori puri, abbiamo rischiato il gol del pareggio su una palla di facile lettura. Capita a tante squadre di subire, noi la partita l’abbiamo fatta diventare emotiva, ci è rimasto un po’ di amaro in bocca per l’apprensione: dobbiamo imparare a gestire il risultato bene. Però è giusto ricordare anche quanto è stato fatto nei 70 minuti prima".
Poi sui cambi: "Nunziante ha preso un colpo in uscita, aveva dolore al ginocchio. Simonetti era stato ammonito, serviva un giocatore diverso e ho preferito anche evitare ogni rischio. Manconi è rimasto in campo nonostante un fastidio. Vorrei che questo ambiente sottolineasse quello che questa squadra ha fatto. Questi tre punti li abbiamo ottenuti con sofferenza, ma sono meritati. Finora il percorso è molto positivo, nel girone di ritorno possiamo fare anche meglio".
Sui piazzati: "Siamo andati in apprensione, l’ho detto. Abbiamo giocato poco, perdendo palla facilmente, tutto questo per paura, per timore di veder sfumare la vittoria. E’ un fatto soltanto emotivo. Nel calcio ogni cosa che si fa o non si fa, ha sempre una conseguenza. Ci sono tanti aspetti che nel finale non hanno funzionato come avrebbero dovuto. Veltri? Sta bene, ha fatto una buona partita. Qualcosina poteva fare meglio sul piano difensivo, ma è un 2004 e sono andato a colpo sicuro: non era un rischio farlo giocare".
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