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Coraggio e osare, il motto di Longo. In campo, però, servono i fatti. E sul futuro glissa
venerdì 28 marzo 2025, 22:00In Primo Piano
di Armando Ruggiero
per Tuttobari.com

Coraggio e osare, il motto di Longo. In campo, però, servono i fatti. E sul futuro glissa

"E' il pensiero di non so chi. Io so cosa dico ai miei calciatori: so che facciamo un calcio aggressivo, in avanti. Accettiamo gli uno contro uno a tutto campo. Forse vediamo altre partite. L'attaccante in più? Forse qualcuno vuole che andiamo tutti avanti e che perdiamo le partite. Coraggio e osare sono parole che utilizzo tantissimo. Io rimango del mio pensiero", questo uno dei punti chiave della conferenza di Longo. L'allenatore del Bari ha sottolineato, ancora una volta, come il suo credo sia improntato all'aggressività e al voler imporre il proprio gioco. I numeri testimoniano altro, soprattutto nel girone di ritorno. Anche le prestazioni raccontano un altro Bari e un altro stile di gioco. Rimangono pochi match a disposizione di Longo e dei suoi per dimostrare il contrario. A tal proposito, ha spiegato come il calo e un'eccessiva prudenza possano essere imputati alle tante rimonte subite nel girone d'andata: "Tutto è possibile. Quelle rimonte subite non hanno alimentato l'entusiasmo di cui aveva bisogno la squadra. Ottime prestazioni non portate a casa per dettagli. Non ci hanno mai permesso di cavalcare. Questo può avere influito nell'andare in campo più liberi e spavaldi". Spiegazione plausibile certo, ma che non giustifica la flessione del Bari, che è sembrato, a tratti, fin troppo arrendevole.

Spazio poi ai casi delle ultime giornate, Pereiro e Falletti: "Pereiro inizia a stare meglio. Non lo frena nulla di particolare. E' un giocatore che io reputo come gli altri, lo analizzo come gli altri. Quando mi darà le garanzie necessarie giocherà". Su Falletti: "Ha lavorato, ha smaltito l'influenza. Anche lui si candida come tutti gli altri per poter giocare. Se non giocherà sarà una scelta tecnica. Non è un problema di condizione". Quello che stupisce, soprattutto per quanto riguarda Pereiro è la questione condizione fisica: com'è possibile per un giocatore acquistato a gennaio cominciare a entrare in condizione a fine marzo? Non era il caso di virare su qualcuno più pronto fisicamente?

Infine, una battuta anche sul suo futuro: "Non parlo del futuro col presidente. Qualsiasi risorsa va messa sul gruppo squadra per raggiungere i playoff". Risposta diplomatica ma anche intelligente, dato il momento clou della stagione e le responsabilità che lui e la sua squadra devono prendersi in questo momento.