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Quando il centrocampista fa faville: Maggiore e non solo. In passato, altri interpreti col ‘vizietto’TUTTO mercato WEB
© foto di Dario Fico/TuttoSalernitana.com
martedì 15 aprile 2025, 16:00News
di Martina Michea
per Tuttobari.com

Quando il centrocampista fa faville: Maggiore e non solo. In passato, altri interpreti col ‘vizietto’

C’è un ruolo, nel calcio, che spesso resta nell’ombra, ma che, al momento giusto, riesce a prendersi tutta la scena. A Bari, negli ultimi anni, i centrocampisti col vizio del gol hanno lasciato il segno più di una volta, trasformandosi da semplici ingranaggi a leader nel campo. L’ultimo in ordine di tempo? Giulio Maggiore.

Arrivato a febbraio in prestito dalla Salernitana, ha stupito tutti per la rapidità con cui è riuscito ad imporsi anche in zona gol. In nove partite, mister Longo gli ha dato fiducia schierandolo titolare ben sette volte, segnale chiaro di quanto creda nelle sue qualità. Una fiducia pienamente ripagata: i gol finora sono già tre, contro Mantova, Sampdoria e, più di recente, nella vittoria contro il Palermo. Tempismo, inserimento e quel pizzico di sfrontatezza che serve per osare. Ma non è una novità assoluta, anzi: a Bari la figura del centrocampista goleador ha una tradizione ben precisa.

Basta fare un salto indietro di qualche stagione per ritrovare un nome che a Bari ha lasciato il segno: Ciccio Brienza. Non era un centrocampista puro, è vero, ma in quella posizione ibrida tra le linee sapeva accendere la luce come pochi. Arrivato nel 2016, è rimasto in biancorosso fino al 2019, collezionando 77 presenze e 11 gol, sempre da protagonista. Il primo anno si chiude con un dodicesimo posto un po’ stretto, il secondo è tra i trascinatori della corsa playoff, e poi, quando tutto sembrava perduto, decide di restare. Riparte dalla Serie D con la fascia da capitano al braccio, guidando il gruppo e riportando il Bari subito in Serie C.

Ricordiamo poi Jacopo Dezi, che seppe lasciare il segno con numeri importanti: cinque gol in appena diciassette apparizioni. Così come Rosina: dieci reti in una sola stagione, una delle sue migliori in carriera. C’è stato anche Anderson, meteora che nella stagione 2017-2018 lasciò un segno flebile ma concreto: due reti, nonostante il minutaggio ridotto. E poi c’è la storia di Scavone, volto apprezzato del San Nicola: quattro stagioni a Bari, sei gol complessivi e sostanza in mezzo al campo. Infine Terrani, che nella stagione 2019/2020 chiuse con 26 presenze e due gol.

Il centrocampo biancorosso, negli anni, ha saputo reinventarsi. Da diga davanti alla difesa a cuore pulsante del gioco, fino a propulsore offensivo. E i numeri lo dimostrano: quando il centrocampo segna, il Bari spesso vola, così come successo al San Nicola contro il Palermo.