
Bari, Favasuli in crescita. E occhio al possibile "nuovo ruolo" di Oliveri
È palpabile la delusione per la partita di ieri contro la Salernitana. La difesa subisce poco, quasi nulla, ma l'attacco è spuntato e persiste nelle difficoltà realizzative. Nel grigiore del sabato sera, si son visti alcuni timidi lampi di luce, ed uno di questi prende il nome di Costantino Favasuli.
Abbiamo ampiamente parlato della stagione difficoltosa del ragazzo cresciuto nella Fiorentina, tra i primi colpi estivi e relegato a panchinaro dopo le cavalcate sulla fascia in quel di Terni. Abbiamo altrettanto analizzato, però, la progressiva crescita del ragazzo, che ha trovato più spazio nelle ultime gare, mostrando un apprezzabile senso di abnegazione. Anche ieri, il coetaneo e pari ruolo Tommaso Corazza è stato spesso saltato dall'esterno calabrese, il quale si è espresso in folate offensive e scatti potenzialmente pericolosi. Sembrava che il ritorno di Oliveri potesse rimetterlo in panchina, ed invece Longo lo ha schierato titolare ed è risultato tra i più positivi e propositivi anche contro i campani.
Andrea Oliveri è poi entrato al 67esimo, ma al posto di Benali, costretto a uscire per infortunio, andandosi quindi a posizionare come mezzala al fianco di Maggiore. Un ruolo mai ricoperto a Bari, ma che è stato tra i primi assunti in carriera, come ammesso dal ragazzo ai microfoni di RadioBari: "È il mio ruolo di nascita". Vista l'assenza di Lella e la poca affidabilità di Saco, il tecnico biancorossi ha fatto una scelta insolita, che non ha ripagato, con però la lecita scusante di una condizione fisica non ottimale. Poi, all'82esimo, con l'ingresso di Pereiro e l'uscita di Favasuli, si è riposizionato a destra, sfiorando un cross di Dorval in area.
Se quindi sinora abbiamo ragionato sui due esterni destri come vicendevoli alternative, chissà che ora non possa aprirsi la strada di una connivenza. È questo il nuovo compito di Longo e tema di riflessione e studio durante la sosta.







