Bari-Spezia, le probabili: in difesa c'è Obaretin. Lella o trequartista? In attacco torna Novakovich

Il Bari ospiterà questo pomeriggio lo Spezia in un match che non si inserisce certo in un periodo fortunato. I biancorossi, infatti, son reduci da tre ko di fila e oggi dovranno dare risposte al San Nicola contro una delle più serie candidate alla promozione diretta. L'importanza del match è lapalissiana: un moto d'orgoglio dei galletti sarebbe augurabile; viceversa, una sconfitta anche contro i liguri non farebbe che acuire il deficit di autostima (e di punti) di un gruppo che finirebbe inevitabilmente per staccarsi ulteriormente dalle piazze nobili della classifica. 

QUI BARI: Out Pucino per squalifica. Un'assenza importante per Longo che sopperirà con Obaretin. Assieme al calciatore scuola Napoli, ci saranno Mantovani (schierato a destra) e Vicari. A centrocampo c'è curiosità per le scelte del mister che, nelle ultime partite, ha lasciato spazio a Lella, senza trovare grandi risposte (ecco perché l'ex Venezia potrebbe tornare ora in panchina): Maita e Benali sembrano sicuri di un posto, mentre la variante potrebbe essere l'inserimento di un trequartista fra le linee in un 3-4-1-2 (in corsa, ovviamente Sibilli e Falletti). Oliveri - pungolato in conferenza da Longo - mira a riprendere il posto a destra, a discapito di Favasuli. In avanti Lasagna e Novakovich si candidano a riformare la coppia d'attacco: un ritorno nella formazione titolare per lo statunitense, dopo la panchina di Palermo.

Bari (3-4-1-2): Radunovic; Mantovani, Vicari, Obaretin; Oliveri, Benali, Maita, Dorval; Falletti; Novakovich, Lasagna.

QUI SPEZIA: Occhio alla macchina di D'Angelo e ai fratelli Esposito (Salvatore è un centrocampista dotatissimo, Pio un killer d'area di rigore. Il terzo fratello, Sebastiano, gioca attualmente all'Empoli ed è un ex Bari). Strutturata, la formazione ligure è insomma un cliente assolutamente ingombrante.

Spezia (3-5-2): Gori; Mateju, Wisniewski, Bertola; Elia, Cassata, S. Esposito, Degli Innocenti, Aurelio; P. Esposito, Falcinelli.