Bari, giro di boa complicato. Com'era la situazione un anno fa e a questo punto?
Con la partita contro il Palermo, si è concluso il girone di andata del Bari. Dopo un inizio complicato ed una parte centrale in crescendo, il finale ha nuovamente regalato sconfitte che, per atteggiamento e mole di occasioni, hanno ridato sconforto all'ambiente.
Al giro di boa, i ragazzi di Moreno Longo hanno portato in dote 24 punti, frutto di 5 vittorie, 9 pareggi e 5 sconfitte. Sono solo 20 le reti segnate (con Dorval top scorer con 4 segnature) e solo 18 le reti subite. Nel fare un confronto con il Galletto 2023/24, si scopre che il team allora allenato prima da Mignani e poi da Marino, alla 19esima giornata, aveva totalizzato 23 punti, conquistati con 4 vittorie, 11 pareggi e 4 sconfitte. Sole 18 reti segnate (di cui 6 realizzate da Sibilli) e 20 subite.
Interessante vedere come questo paragone dimostri che, al netto dei 14 risultati utili consecutivi, il Bari attuale non si discosti troppo dal Bari passato, nei suoi pregi e difetti: sterilità là davanti, buona tenuta difensiva, troppe "ics" e pari numero di trionfi e k.o. Un aspetto, non di diretto merito o colpa dei biancorossi, differenzia leggermente le due formazioni: lo scorso anno, con 23 punti, la zona playoff distava 5 punti (Modena ottava a quota 28) e il Bari era undicesimo con Sampdoria e Cosenza; in questa stagione, i pugliesi sono ottavi, ma a pari merito con Palermo, Catanzaro, Modena e Carrarese. In ambo i casi, siamo distanti dall'essere in piena lotta per la promozione ed ora sta al mercato (e alla squadra) evitare che l'esito finale sia il medesimo.