Bari, dicembre amaro con vista sul mercato. Cosa servirà a gennaio
Era cominciato nel migliore dei modi il mese di dicembre con la bella e convincente vittoria del Bari contro il Cesena di Mignani. Sono bastati, poi, 270 minuti a ribaltare tutto: tre sconfitte consecutive, tre sconfitte molto diverse tra loro ma ugualmente allarmanti. Quella di ieri sera al Barbera di Palermo, però, ha certificato l'inizio della crisi. Domenica al San Nicola arriva lo Spezia nell'ultima partita di un 2024 che è stato e resta da dimenticare. A gennaio bisognerà cambiare rotta e il mercato dovrà essere una risorsa da sfruttare.
Dato per buono il 3-5-2 con cui Longo intende giocare, iniziano ad apparire ormai di troppo gli esterni e le ali d'attacco: risulta allora probabile un addio per Sgarbi e non da escludere un addio anche per Manzari. Volendo continuare a giocare con le due punte davanti sarà necessario - quanto meno - l'arrivo di un attaccante che possa giocare insieme a Lasagna o che possa alternarsi con lui. Viste le condizioni mai perfette di Favilli, l'ideale sarebbe quello di comprare due attaccanti che possano costruire insieme a Lasagna e Novakovich un reparto più completo.
Volendo passare a un 3-5-2 a tutti gli effetti, con due mezzali e un play, al momento mancherebbe un elemento che possa integrarsi bene con Maita e Benali. Una mezzala di inserimento, gol e qualità che possa rappresentare il giusto completamente di un reparto che, sicuramente, è il migliore della rosa. Sulle corsie laterali urge confermare Dorval e poi qualcosa bisognerà inventarsi, soprattutto a sinistra: Tripaldelli non viene mai considerato e Favasuli non riesce proprio a convincere.
Infine, in difesa potrebbe servire un ulteriore innesto. Con Matino in uscita e con Simic ancora in cerca delle migliori condizioni, servirebbe un elemento che possa essere un titolare aggiunto in ballottaggio con Pucino accanto a Mantovani e Vicari, in attesa che anche quest'ultimo ritrovi le migliori condizioni.