Bonfanti, una nuova freccia per il Bari. Tra fame di riscatto e fiuto del gol: come potrà rendersi utile
La pinna di uno squalo si aggira nelle acque adriatiche che bagnano la splendida Bari. Nicholas Bonfanti è stato stamane ufficializzato come nuovo giocatore biancorosso. Il primo colpo del mercato invernale è stato messo a segno, e ovviamente ci si interroga quanto il centravanti aggiunga alla rosa di Longo. In queste righe, vediamo come il ragazzo di Seriate potrebbe rendersi utile alla causa pugliese.
Malgrado i soli 22 anni, che fanno di lui il più "piccolo" anagraficamente nel reparto offensivo del Bari, vanta un'ottantina di presenze in Serie B, a dimostrazione di una buona conoscenza della cadetteria e le sue difese. L'ottima media realizzativa delle precedenti esperienze con le giovanili dell'Inter, Modena e Pisa reca fiducia circa la possibilità di contribuire a migliorare i numeri dell'attacco di Longo, sinora parco di marcature. Altro elemento che gioca a favore del nuovo arrivato è la volontà di riscatto dopo l'esperienza toscana cominciata bene, ma proseguita nel segno di uno scarso utilizzo, complice la valorizzazione del costoso Lind come punta di diamante dell'11 di Inzaghi.
Procedendo con l'analisi tecnico-tattica, si scopre che Bonfanti è capace di giocare sia da solo che con un partner affianco. Sul primo punto, stupisce la capacità di saper tenere reparto e dialogare con i compagni malgrado il suo metro e 78 di statura. Dotato di un saggio utilizzo del mancino, che spesso esprime in stoccate dalla distanza che trasudano spregiudicata forza, il ragazzo arriva con i gradi dell'alternativa di lusso, anche se visti gli infortuni di Novakovich e Lasagna, sarà probabilmente già chiamato alla titolarità e a dare risposte.
Il curriculum parla chiaro, ma ora sarà il campo a parlare, sperando che esso dimostri la qualità e il talento sin qui parzialmente espressi di Nicholas Bonfanti con la gloriosa maglia biancorossa.