Ahi Bari, quanti infortuni. Longo detta la linea ma l'immobilismo della società continua...

Giornata di vigilia per il Bari che si appresta a disputare, domani pomeriggio, il match interno contro il Brescia. Se da una parte i lombardi arrivano decimati in attacco a causa della squalifiche, anche i biancorossi non sorridono. In pochi giorni, in successione, i galletti hanno perso, per infortunio, le loro due punte: Lasagna e Novakovich. Il parziale rientro di Favilli, che di certo non ha 90 minuti nelle gambe, è solo una vittoria di Pirro. Ora nei galletti scatta un campanello d'allarme. Se alle porte del mercato invernale i tifosi e il mister si aspettavano rinforzi ora sono quantomeno necessari.

L'allenatore biancorosso, intervenuto oggi in conferenza, ha sottolineato questi aspetti a più riprese:"Per quanto riguarda il reparto offensivo siamo in emergenza totale. Perdiamo Novakovich per diverso tempo; perdiamo Lasagna per diverse partite perché è stato confermato un problema muscolare. Favilli lo abbiamo a disposizione, ma rientra dopo quasi un mese. Abbiamo provato diverse soluzioni, cercheremo di adattare lo schieramento migliore.Ad oggi per caratteristiche il sostituto di Lasagna non c'è, dovremo lavorare in modo diverso tatticamente. Cerco di concentrarmi sulle caratteristiche che ho". Un adattamento che può essere solo temporaneo e non certo permanente. Dunque il mister e il suo staff hanno bisogno al più presto di aggiustamenti per evitare di tirare a campare per mesi e mesi. Sul mercato ha aggiunto: "Stiamo cercando un attaccante, abbiamo provato anche a chiuderlo per questa partita, ma le tempistiche non ce l'hanno permesso. Naturalmente speriamo di riuscire a chiuderlo velocemente. Sapete benissimo che le dinamiche di gennaio sono differenti, a volte non dipende da noi. Abbiamo provato a farlo già questa settimana. Sicuramente un attaccante arriverà". Che l'attaccante debba arrivare non ci piove. Il problema sono le tempistiche e il solito immobilismo della dirigenza biancorossa, che non stupisce più nessuno, dai tifosi agli addetti ai lavori.

Un metodo di lavoro che nel passato ha penalizzato fortemente i biancorossi. Basti pensare alle prime giornate di quest'annata e al recente passato dove i danni sono stati ancora più grossi. Evidentemente il pregresso non ha insegnato niente. L'allenatore, sin dai primi giorni, ha provato a tracciare una linea, ma è poco sostenuto da una società lenta e pressoché assente. Domani mancherà anche capitan Vicari, anche lui alle prese con guai fisici ricorrenti. E chissà che non si possa pensare anche a un difensore in più. Probabilmente, però, bisognerà aspettare il 3 febbraio per avere una risposta, ben poco celere. Come da tradizione.