Formula Bari: il 3-4-1-2 è il modulo giusto. Prospettive e... dualismi
Un Bari finalmente concentrato fino in fondo ha ottenuto i tre punti contro la Salernitana. Un appuntamento, quello col successo, che mancava da un pezzo in casa biancorossa e che ha proiettato Sibilli e compagni verso rinnovati lidi di ambizione. Il sesto posto, del resto, occupato nell'attuale graduatoria dal Bari, sembra conferire scenari al gruppo di Longo che, fin qui, era stato spesso lodato per prestazioni, ma con la spada di damocle di non riuscire mai, o quasi mai, a ottenere risultati pienamente convincenti.
C'è un disegno, ad ogni modo, che si sta formando in modo chiaro. Il 3-4-1-2 convince e sembra ora la formula più giusta per un Bari che può affidarsi alle sue punte. Lasagna e Novakovich i titolari, Favilli pronto all'uso dalla panchina. Dietro di loro, sulla trequarti, un giocoliere libero di esprimersi. Sarà con ogni probabilità Falletti, al rientro dall'infortunio. Ma le caratteristiche del ruolo sono del tutto idonee pure a Sibilli, che - non a caso - ha sostituito l'uruguayano anche contro la Salernitana. Un dualismo pieno di verve e qualità quello che potrebbe configurarsi proprio fra l'ex Pisa e Falletti, ma che promette di regalare soluzioni a Longo, anche a gara in corso.
A centrocampo le fasce esterne sembrano comandate in pianta stabile da Oliveri e Dorval, poche chance per Favasuli e Tripaldelli che, comunque, potranno interpretare valide alternative all'occorrenza. Blindata pure la zona di mezzo con Maita e Benali oggi avanti a tutti; potrebbe perdere un po' di centralità Lella, anche se l'ex Venezia è profilo assai gradito e non mancherà di poter offrire il proprio contributo (magari già dal prossimo match, dove mancherà per squalifica Benali).
In difesa cerca spazio Simic. Al rientro di Vicari, il croato si candida ad alternativa a Pucino. Mentre Mantovani sta ben impressionando sul centro-sinistra, per buona pace di Obaretin ormai scavalcato nelle gerarchie.