La meravigliosa stagione fallimentare, Sciaudone: "Bari esperienza irripetibile. I cornetti ai tifosi? Vi spiego"
La meravigliosa stagione fallimentare: un campionato eroico, rimasto nel cuore di tutti gli appassionati biancorossi e non solo. Il primo dei protagonisti delle nostre interviste speciali, nell'ambito della rubrica dedicata a quel torneo magico, è Daniele Sciaudone, centrocampista del Bari per tre stagioni. È stato uno degli assoluti protagonisti in Puglia, in particolare in quell'entusiasmante campionato. Sciaudone fu un vero e proprio capo popolo per i suoi compagni, ma anche per i tifosi, un punto di riferimento in campo e fuori. I suoi gol, la sua grinta e il trenino riproposto in campo sono solo alcuni tratti di un calciatore speciale.
Sulle sue stagioni a Bari: "Sono stati anni indimenticabili, in campo e fuori. Di quelle stagioni mi rimangono, sicuramente, le amicizie e l'amore incondizionato della gente, che tutt'ora continua. Pensate che qualche giorno fa ero a Milano, per un evento, e dei tifosi baresi mi hanno fermato e salutato. A distanza di anni fa un certo effetto e fa tanto piacere".
Sul ricordo più bello di quell'annata: "Bari mi ha lasciato il fatto di sentirmi un giocatore forte e importante. Abbiamo vissuto, io e i miei compagni, momenti straordinari, ma anche difficili. Le poche persone allo stadio, il fallimento, i bassifondi e poi la risalita, il pienone e l'amore incondizionato. Un turbinio incredibile. Il flash che mi rimane è, inevitabilmente, l'ultima partita in casa della stagione regolare contro il Novara, quando dallo 0-1 iniziale rimontammo sino al 4-1 finale. La gente, i gol e i boati sono cose indelebili, mai più vissute in carriera".
Sull'aneddoto più curioso dei suoi anni a Bari: "La cosa più particolare che ricordo è quando portammo i cornetti ai tifosi mentre erano in fila per comprare il biglietto. È un qualcosa che nacque spontaneamente da parte mia e da parte di alcuni compagni. I tifosi fecero uno sforzo per venire a comprare il biglietto, sotto al caldo e nonostante il giorno lavorativo, e noi volemmo ricambiare con un gesto di cortesia. Un altro evento, sebbene più curioso, incredibile e irripetibile in una stagione che rimane unica nella storia del Bari".
Sul possibile ritorno a Bari: " Non c'è stata mai una vera e propria chiamata da parte del Bari per tornare in Puglia. C'è stata sicuramente una volontà e una voglia di tornare a giocare con i biancorossi da parte mia, ma poi il contatto non si è effettivamente concretizzato".
Sul suo presente: "Attualmente sono svincolato, ma sono in attesa di una chiamata per tornare in campo".