Mangone a TuttoBari: "Bari può lottare per i primi posti, ma mi aspetto sforzi a gennaio. Un giocatore mi piace tantissimo"
Da calciatore, ha vestito le maglie di Roma (con annesso scudetto vinto), Bologna, Piacenza e ovviamente Bari, con 89 presenze in 3 anni (dal 1996 al 1999). Abbiamo intervistato ai nostri microfoni l'ex difensore Amedeo Mangone, con cui abbiamo discusso di diversi temi. Queste le sue dichiarazioni.
Una panoramica sulla Serie B, ed in particolare sul Bari: "Seguo con interesse il Bari, dopo i tre anni passati che mi hanno dato grande soddisfazione, e più in generale la Serie B. Il Pisa e il Sassuolo, ossia le favorite, stanno mantenendo il pronostico, poi vi sono outsider come il Brescia che sta facendo bene. Il campionato è lungo e ci sarà tempo per tutte le squadre di proporsi in Serie A o per salvarsi. Il Bari viene dalla particolare annata scorsa. Hanno dovuto rimettere in piedi il sistema, cambiando allenatore, modulo e giocatori. La squadra mi sembra comunque in salute, detto che la piazza vuole naturalmente salire direttamente. Io credo che sia il Bari sia stato allestito per lottare per un posto in Serie A, playoff o primi due posti non so. Magari non subito quest'anno, ma se la programmazione è biennale allora mi aspetto anche degli investimenti o qualche sforzo a gennaio, per rimettere a posto le lacune di questa prima metà di campionato".
Su Moreno Longo come nome adatto per la risalita: "Per me gli allenatori sono sempre giusti. Sono tutti bravi, bisogna capire se si trova l'alchimia giusta con l'ambiente e con la squadra. Ogni tecnico ha come prerogativa la vittoria e mi auguro che Longo possa essere quello giusto, perché vorrebbe dire dare una continuità mancata lo scorso anno".
Sulla squadra: "A me piace tantissimo Lasagna. Trovo si sia ambientato molto bene, è un giocatore di qualità, che ha fatto la Serie A. È un valore aggiunto. Poi ci sono tanti altri bravi, la rosa è competitiva. Qualche giovane ha bisogno un po' più di tempo per crescere ed i veterani devono dare la loro mano, oltre che dimostrare di poter giocare ad alti livelli".