Bari, ritrovare la giusta scintilla per dare un senso alla stagione con un forte rischio sullo sfondo
Non c'è dubbio che oggi a Bari tra la tifoseria si respira un'aria di rassegnazione e di disincanto per una stagione che sta prendendo una piega non di certo auspicata da tutto l'ambiente biancorosso. Basta leggere i social, girare per strada, andare in qualsiasi locale per rendersi conto di uno sconforto imperante con la sensazione di rivivere un'altra stagione senza sussulti. E sullo sfondo la paura di ritrovarsi a dover lottare sino all'ultimo per il mantenimento della categoria. E nulla più. Oggi a Bari i tifosi biancorossi stanno rivedendo un film già visto che non avrebbero voluto più avere davanti ai propri occhi.
Si dice che questa piazza meriti di più per storia e blasone ma è evidente come dagli alti piani questa percezione non ci sia. Si continua a volare basso in quelle poche dichiarazioni che la proprietà ha concesso pubblicamente. D'altronde, basta vedere come è stato gestito il calciomercato estivo. Tanti colpi arrivati all'ultimo minuto che potevano agevolare il lavoro di Longo già nelle prime giornate se solo fossero arrivati ad inizio ritiro, con più settimane di preparazione precampionato nelle gambe. A quel punto l'inserimento dei nuovi elementi sarebbe avvenuto in tempi più brevi. Non è un caso che le primissime partite sono state un vero incubo per i biancorossi. Una maggiore programmazione con uno scatto deciso in termini di campagna acquisti estiva avrebbe dato un segnale diverso rispetto a quanto visto nella scorsa stagione.
Nonostante un mercato definito nelle ultime giornate, il Bari, dopo un avvio molto negativo, è cresciuto grazie allo splendido lavoro di Longo che ha saputo creare un'identità e un gioco più efficace. Il tutto, però, sembra essersi fermato alla trasferta vincente di Frosinone. I sorrisi e gli abbracci dei tifosi biancorossi si sono mano mano trasformati in musi lunghi e pensieri sinistri. Dalla partita contro il Cosenza in poi il treno si è bruscamente fermato. E fermato in una maniera tale da creare nuovo malcontento e profonda delusione in tutti i baresi.
E' obbligatorio da parte di tutti i protagonisti che sono oggi all'interno del Bari ritrovare immediatamente nuovo slancio ed entusiasmo, la giusta voglia di ripartire. Uno scatto di orgoglio e di senso di appartenenza che riporti tutti verso la direzione corretta. Non si può perdere un patrimonio cosi importante come la fede che i tifosi biancorossi dimostrano da sempre. Il grande timore è di disperdere tutto ciò che è ancora rimasto dentro il cuore di chi da anni difende i colori della città e della propria squadra. Sempre e comunque. In casa e in trasferta. Chi gestisce oggi il Bari ha una semplice missione. La certezza di voler essere competitivi e un lavoro quotidiano senza sosta per onorare questa società. Altrimenti lo stadio San Nicola presto diventerà, inevitabilmente, un freddo impianto senza più il suo cuore pulsante.