Bari, da chi si riparte: tra certezze, sorprese e speranze
Il Bari si ritroverà sabato per riprendere la preparazione in vista della ripresa del campionato, fissata per il 12 gennaio. Per l'occasione, i biancorossi saranno ospiti della Reggiana.
Certezze. La squadra di mister Longo ha chiuso il suo 2024 con una vittoria importante, contro lo Spezia, che ha di fatto rialzato l'umore dopo le tre sconfitte consecutive patite a dicembre. Il successo contro i bianconeri ha ridato fiducia a tutta la squadra, tecnico in testa, che nell'ultima gara dello scorso anno si è finalmente goduto la versione (quasi) migliore di Falletti. La prestazione dell'ex Ternana è risultata ottimale, così come quelle dei soliti Mantovani, Benali, Maita e Dorval, apparsi in ripresa dopo le precedenti, non esaltanti, uscite e sempre più certezze di questo Bari. Come Radunovic, che con le sue parate ha spesso evitato guai maggiori durante la prima parte di stagione.
Possibili sorprese. Soprattutto in difesa, con Simic che, dopo l'ottima prova offerta proprio nell'ultima di campionato contro lo Spezia, si candida ad una seconda parte di torneo certamente più interessante, Vicari permettendo. Il capitano, infatti, resta avanti nelle gerarchie nonostante la panchina contro i bianconeri, ma tutto lascia presagire che la titolarità di domenica scorsa non sarà l'ultima per l'ex Maccabi Haifa. Discorso simile per Obaretin, che sta continuando a crescere. Il giovane difensore, nonostante alcune prestazioni non propriamente esaltanti, gode della fiducia di mister Longo. Se dovesse limare limiti e difetti e mostrare maggiore continuità, non è da escludere che possa guadagnarsi maggiore spazio nell'undici titolare.
In attesa di capire come si evolverà il mercato, i primi, veri colpi del Bari potrebbero essere già in casa. Non è mistero, infatti, che per il nuovo anno mister Longo spera di poter contare sull'apporto di quei giocatori che, per un motivo o per l'altro, non sono riusciti completamente ad incidere. Su tutti, giusto citare Lasagna e Sibilli, tra i giocatori tecnicamente più forti presenti in organico da cui è lecito aspettarsi di più, soprattutto sotto porta: solo quattro le reti messe a segno sin qui dall'ex Verona, una quella del numero venti, ben lontano dai livelli e dallo score realizzativo dello scorso campionato.