Bari, resettare immediatamente per ripartire con convinzione. E sabato con il Sudtirol...
C'è quella forte sensazione di ridimensionamento psicologico in casa Bari dopo il ko di Pisa. La convinzione di poter competere ad armi pari contro una grande del campionato era, in buona fede, insita nell'animo dei giocatori biancorossi. I buoni risultati delle scorse partite condite da prestazioni confortanti e convincenti aveva, forse, illuso tutti. La partita di Pisa ha evidenziato che quel gap con certe squadre non è ancora colmato. Questa settimana non potrà che essere formativa da questo punto di vista. Non c'è dubbio che in questi giorni Moreno Longo parlerà molto con i calciatori. Il ruolo che ora avrà il tecnico torinese sarà fondamentale. Più psicologo che tecnico. Più motivatore che allenatore di campo.
Vero è che la squadra è composta da giocatori esperti e navigati ma si sa che nel calcio certi momenti sono delicati. Per tutti. Nessun dramma, ovvio, ma la coscienza di dover crescere ancora di più è abbastanza palese. Tutto ciò che si è fatto sin ora non basta evidentemente a colmare delle lacune o a coprire alcuni limiti. Qui sta anche la forza di una squadra, quella capacità di saper reagire mentalmente e fisicamente. La solidità di un gruppo si misura anche e soprattutto in queste circostanze. Sono attimi in cui devono uscire fuori carattere e temperamento.
Da sabato contro il Sudtirol il Bari dovrà dimostrare di essere davvero maturo, di non mollare un centimetro, di reagire da grande squadra quanto meno sul piano della mentalità. L'occasione c'è per riscattarsi e per far capire a tutti che il gruppo c'è, che non cambia nulla a livello di obiettivi. Pisa può semplicemente passare per un incidente di percorso, uno step di crescita che potrà servire tanto in futuro. Nulla è perduto. C'è da completare un girone d'andata con all'orizzonte il girone di ritorno. Sta ai giocatori dimostrare con i fatti che si può ripartire senza essere stati scalfiti nel morale.