Novakovich: "Obiettivo doppia cifra. Ci manca qualcosa per fare il salto di qualità. Bari? L'ho sempre seguito per un motivo"
Intervistato nella puntata serale de "Il bianco e il rosso" Andrija Novakovich ha toccato diversi temi, parlando del Bari, della sua carriera e non solo. Ecco le sue parole.
Sul match di Brescia: "Purtroppo questo è il calcio, il pareggio ci va stretto ma alla fine è il risultato più giusto. Nel secondo tempo abbiamo faticato mentre nel primo siamo stati noi i migliori in campo, dunque lo vedo come un risultato equo".
Sugli obiettivi personali e non: "Cerco di raggiungere l'obiettivo della doppia cifra, però l'obiettivo di squadra viene prima di quello personale. Sicuramente ci manca quel qualcosa in più per vincere e per portare le partite a casa. Cerchiamo di completare uno step ogni partita, purtroppo col Brescia non è arrivato, ma col lavoro arriveremo a quel livello".
Sulla sua infanzia: "Dopo la guerra in Serbia la mia famiglia volevo andare via da lì. Si sono trasferiti tutti negli Stati Uniti e hanno trovato lavoro, più precisamente a Milwaukee. Per un bel periodo ho vissuto lì".
Sulla sua carriera: "Io ho girato abbastanza. Sono partito dall'Inghilterra, per poi passare in Olanda e poi stabilirmi definitivamente in Italia".
Sui compagni di reparto: "C'è molto lavoro difensivo, soprattutto con la pressione alta. A volte andiamo sull'uomo, altre no. Lasagna cerca più la profondità e sfrutta la velocità, io cerco di venire incontro e di andare a prendere palla. Con i trequartisti la situazione è un po' diversa: vengono a prendersi la palla e io cerco di aprire le linee avversarie per permettere i loro inserimenti".
Sulle cose che può migliorare: "Sicuramente devo essere più cinico ed egoista sotto porta per fare un salto di qualità. Il calcio moderno è diverso, l'attaccante deve aiutare la squadra e fare bene anche la fase difensiva, i gol da soli non bastano".
Sulla Bari calcistica: "Bari è sempre stata una città e una società che seguivo e apprezzavo. Il merito è della Stella Rossa che tifavo e che ha vinto una Champions contro il Marsiglia al San Nicola. Dunque ho sempre sognato di calcare questo campo. Poterlo fare è un'emozione bellissima" .
Sugli obiettivi: "Abbiamo la qualità per raggiungere risultati sorprendenti, ma non possiamo guardare troppo in là. Pensiamo partita per partita, sempre considerando che non ci sono match facili in B".
Sul rapporto con Longo: "Longo è bravo e preparato. Ha delle idee chiare e prova sempre a darci le imbeccate giuste. Chiaramente vuole che miglioriamo certe situazioni e solo con l'allenamento potremo arrivarci".