Simic: "Bari è una piazza che respira calcio, non ho avuto dubbi. Calo nei secondi tempi? Vi spiego"
Intervenuto nel consueto appuntamento del lunedì sera ai microfoni di RadioBari, Lorenco Simic ha parlato dell'ultimo match contro il Cittadella, del suo arrivo a Bari e non solo. Ecco le sue parole.
Sulla vittoria e sul sesto posto: "Godiamoci la vittoria, sappiamo che potevamo fare meglio, ma prendiamo i tre punti e guardiamo avanti.È una bella classifica, essere sesti ci gratifica, ma tutti noi sappiamo che possiamo fare meglio e ambire a qualcosa d'importante".
Sul calo di concentrazione di ieri: "Negli spogliatoi ci siamo detti di alzare la concentrazione, ma purtroppo i risultati non si sono visti. Sappiamo che non dobbiamo incappare in queste rimonte, ma dobbiamo lavorare ogni giorno per evitare questo tipo di situazioni. Giochiamo primi tempi d'alto livello ma le riprese non corrispondono a quanto mostrato nelle prime frazioni. La serie B è infame, le squadre non ti concedono nulla, basta abbassare un minimo la concentrazione e qualunque squadra può punirti, l'abbiamo visto in diverse occasioni e anche col Cittadella. Tutti pensavano che sarebbe arrivato il 3-3 ma alla fine siamo stati bravi a soffrire e abbiamo meritato di portarla a casa".
Ancora sull'ingresso sbagliato nella ripresa:"Nel secondo tempo loro sono entrati meglio, non c'è dubbio. Con la Salernitana abbiamo interpretato la gara in maniera diversa, sempre tenendo conto delle rimonte delle gare precedenti. Il calo nel secondo tempo non è un problema fisico ma è una questione di mentalità, dobbiamo crescere".
Sulla sua condizione: "Io sto cercando sempre di parlare con i miei compagni e sto cercando di ritrovare la forma migliore. Per un paio di mesi non ho praticamente giocato e ho bisogno di mettere minuti nelle gambe".
Su Bari: "Bari è una piazza che respira calcio, sono felice di essere qui, non potevo fare scelta più azzeccata. L'inizio non è stato dei migliori, con diverse noie fisiche, ma ora sono felice di poter dare un contributo sul campo".
Sull'esperienza in Israele: "È stata un'esperienza bellissima. Dopo l'avventura ad Ascoli avevo offerte sia dalla A che dalla B. Io, però, volevo respirare aria europea e ho scelto quella destinazione. Onestamente non conoscevo bene il campionato, ma ho trovato un ottimo livello di gioco e stadi bellissimi, non me l'aspettavo".