
Il Papu Gomez racconta: "Da dicembre mi sono aggregato al Renate: grazie a loro sto bene"
La lunga squalifica per doping sta per terminare (finirà ad ottobre, ndr) e il Papu Gomez, a La Gazzetta dello Sport, assicura che il telefono del su agente è già caldo: "Alcuni club hanno chiamato il mio procuratore per sapere come sto, quando finisce la squalifica e quali sono le mie intenzioni. Voglio aspettare il termine della stagione per capire in quale squadra potrei trovarmi bene - ha sottolineato il classe '88 -, per poi fare il ritiro pre-campionato e lavorare per essere al top a ottobre. Posso fare ancora la differenza, il piede è sempre caldo… (ride, ndr)".
Tra le squadre di questa Serie A, in quali si esprimerebbe meglio Gomez? Il Papu non ha dubbi: "Il Sassuolo, neopromosso, gioca un calcio propositivo e divertente. In generale, apprezzo chi schiera il trequartista e due esterni: Italiano e il suo Bologna, Palladino che sta facendo bene a Firenze. E poi, chiaramente, la mia Atalanta".
Il Papu fa il punto anche sul periodo complicato: "Continuavo ad allenarmi senza sapere quando, come e se avrei avuto l’opportunità di tornare a giocare. Durante il primo anno di squalifica non ti è consentito frequentare le strutture di club professionistici, ti senti emarginato. Da dicembre mi sono aggregato al Renate: grazie a loro ho rivisto il campo, lo spogliatoio, i compagni. E sto bene".
Tra le squadre di questa Serie A, in quali si esprimerebbe meglio Gomez? Il Papu non ha dubbi: "Il Sassuolo, neopromosso, gioca un calcio propositivo e divertente. In generale, apprezzo chi schiera il trequartista e due esterni: Italiano e il suo Bologna, Palladino che sta facendo bene a Firenze. E poi, chiaramente, la mia Atalanta".
Il Papu fa il punto anche sul periodo complicato: "Continuavo ad allenarmi senza sapere quando, come e se avrei avuto l’opportunità di tornare a giocare. Durante il primo anno di squalifica non ti è consentito frequentare le strutture di club professionistici, ti senti emarginato. Da dicembre mi sono aggregato al Renate: grazie a loro ho rivisto il campo, lo spogliatoio, i compagni. E sto bene".
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