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"Si può sbagliare l'acquisto ma non la cessione", la storia di De Ketelaere
Alle volte chiedo lumi per limitare gli errori. Ci sono cose che non capisco e vado da chi ne sa di più. La prima è De Ketelaere. Se i numeri dicono che nel 2022/'23, all'Atalanta, conta 14 gol in 50 presenze con 11 assist, vuol dire che, oltre alla conquista dell'Europa League, determina ogni 180'. Puntuale il riscatto, per di più al ribasso, e dopo 16 partite si presenta con 10 gol e 9 assist. Dal momento che il Milan l'ha pagato oltre 30 milioni al Bruges, meritava maggiore attenzione. Capello dice: "Si può sbagliare l'acquisto, ma non la cessione", perché, dopo averlo visto per un anno, non lo sai valutare. Ma se il Milan cede Kalulu in prestito alla Juventus, dove gioca sempre, e cerca un terzino destro, viene da pensare che gli operatori di mercato, Ibrahimovic e Moncada, non siano il massimo.
Alcuni dicono che non sentiva la fiducia del mister e della società. Eppure si trattava di un purosangue e tutti si dovevano impegnare per risolvere un problema di ambientamento, di adattamento e del fatto che presentarsi a San Siro non era semplice. Credo sia facile pensare all'impegno quotidiano, coinvolgendo la compagna, il procuratore, la famiglia e gli amici. In una parola, si doveva risolvere. Come è riuscito Gasperini? Dato per scontato che ne avesse valutato le potenzialità, ha indossato i panni dello psicologo, dimostrando massima fiducia. Con un lavoro certosino l'ha motivato e cambiato, anche fisicamente. Alla Dea per giocare devi andare a duecento all'ora e i fatti hanno dato risposta. Davanti gioca in tutti i ruoli. Comportamento irreprensibile. Mai un gesto di insofferenza se sostituito. I compagni ruotano attorno, ma il rendimento non cambia.
Ed ora la gara con l'Empoli, finita 3-2, mi porta a parlare delle sperimentazioni dell'IFAB per evitare le perdite di tempo da parte dei portieri, che non potranno tenere la palla in mano per più di 8 secondi. Verranno esaminate anche la modifica della regola del fuorigioco e il VAR a chiamata. Ma contro l'Empoli, a poco dalla fine, De Ketelaere fa una prodezza. Riceve palla a destra nei pressi dell'area di rigore smarcato, supera Cacace e Ismajli per colpire sul primo palo. Poteva succedere anche nel recupero, che non sai mai quanto sarà, perché l'arbitro lo tira come l'elastico. Perciò continuo a non capire perché sia impossibile giocare 30' effettivi per tempo e chiudere quando lo ordina il cronometro e non il signore col fischietto.
Alcuni dicono che non sentiva la fiducia del mister e della società. Eppure si trattava di un purosangue e tutti si dovevano impegnare per risolvere un problema di ambientamento, di adattamento e del fatto che presentarsi a San Siro non era semplice. Credo sia facile pensare all'impegno quotidiano, coinvolgendo la compagna, il procuratore, la famiglia e gli amici. In una parola, si doveva risolvere. Come è riuscito Gasperini? Dato per scontato che ne avesse valutato le potenzialità, ha indossato i panni dello psicologo, dimostrando massima fiducia. Con un lavoro certosino l'ha motivato e cambiato, anche fisicamente. Alla Dea per giocare devi andare a duecento all'ora e i fatti hanno dato risposta. Davanti gioca in tutti i ruoli. Comportamento irreprensibile. Mai un gesto di insofferenza se sostituito. I compagni ruotano attorno, ma il rendimento non cambia.
Ed ora la gara con l'Empoli, finita 3-2, mi porta a parlare delle sperimentazioni dell'IFAB per evitare le perdite di tempo da parte dei portieri, che non potranno tenere la palla in mano per più di 8 secondi. Verranno esaminate anche la modifica della regola del fuorigioco e il VAR a chiamata. Ma contro l'Empoli, a poco dalla fine, De Ketelaere fa una prodezza. Riceve palla a destra nei pressi dell'area di rigore smarcato, supera Cacace e Ismajli per colpire sul primo palo. Poteva succedere anche nel recupero, che non sai mai quanto sarà, perché l'arbitro lo tira come l'elastico. Perciò continuo a non capire perché sia impossibile giocare 30' effettivi per tempo e chiudere quando lo ordina il cronometro e non il signore col fischietto.
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