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tmw / atalanta / Serie C
Mirabelli: "Il mio Padova si sta facendo valere. Ma la pressione è tutta sul Vicenza"TUTTO mercato WEB
Oggi alle 12:34Serie C
di Claudia Marrone

Mirabelli: "Il mio Padova si sta facendo valere. Ma la pressione è tutta sul Vicenza"

tmwradio
A TUTTA C con Claudia Marrone. Ospiti: Massimiliano Mirabelli (DS Padova), Niccolò Ceccarini
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Nel corso della diretta odierna di A Tutta C, trasmissione targata TMW Radio e dedicata al mondo della Serie C, è intervenuto il Direttore Sportivo del Padova Massimiliano Mirabelli. Che ha parlato nella settimana nella quale i biancoscudati osserveranno un riposo obbligato, poiché è stato rinviato il match della 15ª giornata contro l'Atalanta U23, causa sosta Nazionali: "La storia ci insegna che quando si è in trend positivi si deve continuare, ma noi vogliamo prendere questa sosta forzata come un'opportunità, senza piangersi addosso e lavorando al meglio come sta facendo la squadra, per presentarsi nella miglior condizione possibile all'impegno del 23 novembre contro il Lecco, squadra abbastanza ostica: contro i blucelesti vorremmo confermare di essere una squadra forte. In questo ci crediamo ma sappiamo che dobbiamo lavorare e stare sempre sul pezzo".

Mister Andreoletti è stato molto chiaro sul rinvio, sollevando il dubbio di richiesta in caso di avversario diverso. Parole forti o realtà?
"Le sue parole sono state forse interpretate male. Noi sappiamo che c'è un regolamento che va rispettato, ma dispiace vedere che in occasione delle due precedenti soste delle Nazionali l'Atalanta non abbia mai chiesto il rinvio, domandandolo solo in questa occasione. Siamo costretti alla sosta forzata che ci complicherà poi il cammino futuro, avremmo tre gare in una settimana e anche il turno di Coppa Italia, impegni notevoli fino a fine anno, ma non dobbiamo assolutamente pensare che sia un passo negativo: quando certe cose accadono, una squadra forte che vuole vincere il campionato deve prenderle come un'opportunità".

A proposito di Seconde Squadra, secondo Lei hanno portato qualcosa di diverso e qualitativamente importante al campionato di Serie C?
"Io sono favorevolissimo alle Seconde Squadre, vorrei ricordare a chi non lo sapesse che quando furono introdotte io ero al Milan, e con la Juve lottammo per averle: si tracciò la strada per far si che tutto ciò accadesse. Al Milan poi cambiò proprietà, noi andammo via e i dirigenti di allora decisero di non affiancare la Juve. Sono comunque contento che, anche se in ritardo, il Milan abbia la sua formazione U23: sono certo che ne verranno fuori altre. Questo è un fatto positivo sia per i club che le hanno che per quelli di Serie C, perché chi le ha dà modo ai giovani di fronteggiare un campionato di un certo livello, mentre i club di terza serie hanno la possibilità di affrontare formazioni giovani ma di estremo valore. Del resto, si deve considerare che i budget maggiori li hanno proprio queste seconde squadre, con società che fanno grandi investimenti e prendono i migliori giovani di Europa. Al sistema calcio, sia da una parte che dell'altra, può portare solo vantaggi questo esperimento".


Stando al campionato, il Vicenza può essere per voi un reale pericolo?
"A inizio stagione le due squadre da battere, che si proponevano a stravincere il campionato, erano Vicenza e Triestina. Gli alabardati sono attardati, addirittura all'ultimo posto della classifica nonostante investimenti superiori anche a quelli del Vicenza, per cui direi che il Lane rimane la squadra da battere. È un organico importante seguito da un pubblico molto numeroso, ha investito tantissimo la proprietà. Noi al momento ci stiamo facendo valere, e speriamo di farlo fino alla fine, ma ripeto che la pressione della squadra da battere rimane al Vicenza: vedremo se alla fine riusciremo a spuntarla con tutti i nostri mezzi".

Lo abbiamo menzionato prima, torniamo su di lui, mister Andreoletti. Si aspettava questo rendimento straordinario sotto ogni punto di vista?
"Abbiamo avuto la fortuna di approfittare del momento non del tutto positivo della sua esperienza al Benevento, altrimenti il Padova forse non se lo sarebbe potuto permettere. Stiamo parlando dell'allenatore più giovane tra i professionisti, molto preparato, del quale conoscevamo le qualità umane e tecniche: sta portando avanti un gruppo che da due anni lavora insieme, sta facendo cose straordinarie, e sono certo che sarà un allenatore che farà parlare di sé. Ha tutte le caratteristiche e le qualità per essere un tecnico importante per il futuro, ma al momento ce lo godiamo noi e speriamo di raggiungere con lui il sogno di arrivare in Serie B. Stiamo programmando da due anni almeno tutto questo, con budget inferiori rispetto alle nostre avversarie, ma l'ambizione e il sogno rimangono: e speriamo poi di poter fare la B con lui".

Campionato a parte, il mercato di sta avvicinando: dobbiamo aspettarci movimenti dal Padova?
"Siamo soddisfatti di questo gruppo, al momento non abbiamo visto necessità o cose particolari da fare, ma chiaramente può succedere di tutto da qui a gennaio, pur non ritenendo noi di dover ritoccare la rosa: quando un gruppo funziona, meno fai e meno sbagli. Magari a fine dicembre faremo valutazioni, ma non credo verrà toccato l'organico. Uscite di elementi meno impiegati? Lavoriamo con un tipo di filosofia che vuole il singolo a disposizione del gruppo, e qui, a prescindere da chi gioca di più o di meno, è il collettivo a far la differenza. Noi non tratteremo nessuno, se qualcuno vorrà andare via ne terremo conto e valuteremo il da farsi, ma vogliamo premiare tutti, anche in futuro, tenendo un'ossatura del gruppo anche in caso di Serie B. Contiamo quindi su tutti. Anche se, lo ripeto, il mercato è sempre imprevedibile".