Le pagelle - Ederson magie da Champions, Pasalic cuore alla distanza
L’Atalanta esce indenne da Montjuïc, fermando il Barcellona sul 2-2 con una prestazione di grande carattere e maturità. Un punto prezioso che certifica la crescita della Dea a livello internazionale, mostrando personalità e organizzazione anche contro una delle squadre più temibili d’Europa.
984167LE PAGELLE DELLA DEA
CARNESECCHI 6
Alterna qualche incertezza a interventi decisivi. Sul gol di Yamal esce con un pizzico di ritardo, ma si fa perdonare poco dopo con una parata importante proprio sul talento del Barcellona. Nel complesso, tiene bene la pressione di un attacco stellare.
DJIMSITI 6
Una gara attenta e ordinata contro avversari di livello assoluto. Non concede sbavature e riesce a mantenere il sangue freddo anche nei momenti più complessi della partita.
HIEN 6,5
Protagonista di una partita da leader difensivo. Ha il compito più difficile: contenere Lewandowski. E lo fa alla grande, limitando il bomber polacco come pochi riescono a fare. Prestazione di grande personalità.
KOLASINAC 6
Parte con determinazione e grinta, ma si trova spesso sotto pressione. Soffre più degli altri compagni di reparto, ma non commette errori gravi. Sfortunato, è costretto a lasciare il campo dopo dieci minuti della ripresa.
Dal 55' SCALVINI 6,5
Entra con la giusta aggressività, ma la sorte non gli sorride. Un infortunio alla spalla lo costringe ad abbandonare il campo poco dopo il suo ingresso. Sperando che non sia nulla di grave, il suo contributo si era già fatto sentire.
BELLANOVA 6,5
Prova a dare spinta sulla fascia, ma trova pochi spazi per incidere. Bravo in fase difensiva, riesce a contenere un cliente scomodo come Raphinha.
Dal 76' CUADRADO 6
Il colombiano deve pensare più alla fase difensiva che a quella offensiva. Con l’inferiorità numerica, il suo compito diventa quello di contenere e dare equilibrio alla squadra. Esperienza e disciplina tattica al servizio del gruppo.
DE ROON 7
La solita sicurezza in mezzo al campo. Imposta, copre e fa sentire la sua presenza in ogni zona del centrocampo. Il suo assist per il gol di Pasalic è la ciliegina su una prestazione di grande sostanza.
EDERSON 8
Una partita sontuosa. Segna un gol da campione, una conclusione perfetta che tiene l’Atalanta in partita. Sempre nel vivo del gioco, fondamentale in entrambe le fasi. Leader assoluto in mezzo al campo.
ZAPPACOSTA 7
Si vede annullare un gol per fuorigioco, ma la sua prestazione resta di buon livello. Duella con il talento di Yamal e prova a spingere quando possibile. Non ha colpe sul gol subito.
Dal 76' RUGGERI 6
Subentra con l’obiettivo di mantenere la compattezza della squadra nel finale e lo fa con grande applicazione. Nel forcing del Barcellona si posiziona anche più centrale per dare una mano alla difesa e gestire le ultime fasi della gara con ordine. Senza guizzi particolari, ma con la giusta attenzione.
PASALIC 7,5
Sempre nel vivo del gioco, corre e lotta senza sosta. Il gol del definitivo 2-2 è il giusto premio per la sua prestazione generosa e intelligente. Uomo chiave nei momenti decisivi.
DE KETELAERE 5,5
Partita più complicata rispetto alle sue migliori serate, ma non si tira mai indietro. Serata sottotono per il belga, che avrebbe potuto incidere maggiormente. Non è abbastanza deciso nell’occasione che avrebbe potuto portare l’Atalanta in vantaggio e un suo leggero tocco vanifica l’azione che aveva portato al gol annullato a Zappacosta. In più, sul corner che porta al 2-1 del Barcellona resta troppo statico, permettendo ai blaugrana di sfruttare l’episodio. Una gara in cui avrebbe potuto fare di più.
Dal 87' BRESCIANINI sv
RETEGUI 6
Si batte come un leone contro la difesa blaugrana. Fa a sportellate con i centrali, lotta per far salire la squadra e tiene alta la pressione. Gli manca la chance per colpire, ma il suo contributo è fondamentale.
Dal 76' ZANIOLO SV
GASPERINI 7
Un’altra prova di maturità per la sua Atalanta. Porta via un punto prezioso da Barcellona, dimostrando che la sua squadra può giocarsela con chiunque. La qualificazione diretta sfuma, ma il passaggio ai playoff sarà un ostacolo più per gli avversari che per la Dea.