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Atalanta-Empoli, rigore sotto la lente di Dazn di Luca Marelli: "Un contatto troppo leggero, non era rigore"
ieri alle 20:19Primo Piano
di Redazione TuttoAtalanta.com
per Tuttoatalanta.com

Atalanta-Empoli, rigore sotto la lente di Dazn di Luca Marelli: "Un contatto troppo leggero, non era rigore"

L'ex arbitro analizza l'episodio chiave della gara

La vittoria dell’Atalanta sull’Empoli per 3-2 non è stata priva di polemiche. Al centro delle discussioni c’è il rigore assegnato all’Empoli per il contatto tra Grassi e Djimsiti. La decisione dell’arbitro Feliciani, dopo un field review richiesto dal VAR, ha diviso tifosi ed esperti. Luca Marelli, commentatore tecnico e voce autorevole sulle dinamiche arbitrali di DAZN, ha analizzato l’episodio nei dettagli, esprimendo perplessità sull’intervento del VAR e sull’effettiva legittimità della concessione del penalty. Ecco quanto evidenziato da TuttoAtalanta.com

Dopo aver rivisto l'episodio, qual è il suo giudizio sul rigore assegnato all’Empoli?
"Per me, il rigore non doveva essere assegnato. Il contatto tra Grassi e Djimsiti è davvero minimo, direi quasi impercettibile. Grassi anticipa Djimsiti, ma il movimento dei due calciatori è naturale, con i piedi che si incrociano. Non c’è un colpo netto, solo uno sfioramento. In queste situazioni, a mio avviso, sarebbe stato più corretto lasciar correre. Non è un fallo, ma un normale contrasto di gioco."

Cosa pensa del ruolo del VAR in questo caso?
"Il VAR non dovrebbe essere usato come una moviola in campo, ma è esattamente ciò che è successo qui. La chiamata al field review è stata forzata, e questo non dovrebbe accadere. Se l’arbitro avesse fischiato il rigore in campo, il VAR non avrebbe potuto intervenire perché un contatto c’è stato, sebbene leggero. Ma qui siamo di fronte a una decisione che parte proprio dal VAR, e questo rende tutto più discutibile."

Il contatto tra i due giocatori sembra reciproco. Come interpretarlo?
"Guardando attentamente le immagini, si vede chiaramente che entrambi i giocatori vanno verso il pallone e finiscono per colpirsi quasi a metà strada. Non c’è un intervento intenzionale, né un fallo evidente. Per questo, penso che sia stata una valutazione errata da parte della squadra arbitrale."

Ha notato somiglianze con altri episodi recenti?
"Sì, mi viene in mente il rigore assegnato in Inter-Napoli, anche quello molto discusso. Lì l’identità del contatto era minima, ma in quel caso il rigore era stato fischiato in campo e il VAR non è intervenuto. Qui, invece, è il VAR a richiamare l’arbitro, rendendo la decisione ancora più controversa. Se Feliciani non avesse fischiato inizialmente, nessuno avrebbe avuto da ridire."

Cosa pensa della gestione complessiva della partita da parte dell’arbitro?
"Feliciani ha diretto bene in alcune situazioni, ma questo episodio ha condizionato la gara. Il rigore ha riportato l’Empoli in partita in un momento delicato, e questo pesa nel giudizio finale. La gestione del VAR è stata sicuramente il punto più critico della sua prestazione."

La vittoria dell’Atalanta, arrivata grazie alla magia finale di De Ketelaere, ha comunque permesso alla squadra di Gasperini di conquistare tre punti importanti. Tuttavia, il rigore assegnato all’Empoli ha riaperto il dibattito sull’uso del VAR e sulla necessità di una maggiore chiarezza nei protocolli arbitrali. Mentre il Gewiss Stadium festeggiava sotto la curva, l’episodio lascia aperta una questione fondamentale: quanto il VAR deve intervenire in situazioni di dubbia entità? Un tema che, ancora una volta, divide tifosi e addetti ai lavori.

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