Toloi da record: 300 partite con l’Atalanta, tra orgoglio e futuro
Era il 13 settembre 2015, quando Rafael Toloi scese in campo per la prima volta con la maglia dell’Atalanta in un pareggio per 2-2 contro il Sassuolo. In panchina c’era Edy Reja e l’obiettivo stagionale era la salvezza. Oggi, 300 partite dopo, il capitano celebra un traguardo straordinario, simbolo della crescita parallela di un giocatore e di un club diventato protagonista in Italia e in Europa.
IL TRAGUARDO DEI 300 - “È sempre stato speciale giocare con questa squadra, sin dall’inizio,” ha dichiarato Toloi in sala stampa. “Quando sono arrivato, gli obiettivi erano diversi, ma far parte di questa crescita è straordinario. Sono orgoglioso di aver raggiunto le 300 presenze e voglio continuare a migliorare per essere sempre disponibile e aiutare il gruppo”.
Toloi non nasconde che il segreto di questi anni di successo sia stato il collettivo: “La nostra forza è il gruppo. Tutti qui lavorano per la squadra, ed è un onore far parte di questo progetto”.
L’IMPORTANZA DELLA CONCENTRAZIONE - Soffermandosi sulla gara che ha coinciso con il traguardo delle 300 presenze, Toloi ha sottolineato l’importanza dell’approccio: “La differenza l’ha fatta l’interpretazione del match fin dall’inizio. Non esistono partite facili, se entri senza concentrazione rischi di soffrire. Andare avanti di due gol ci ha reso le cose più semplici”.
LA FILOSOFIA DI GASPERINI - Toloi ha avuto anche l’occasione di ribadire quanto il lavoro di Gian Piero Gasperini sia stato fondamentale per mantenere alta la competitività del gruppo: “Il mister dà opportunità a tutti - riferisce L'Eco di Bergamo -. Se stai bene, il tuo momento arriva, che sia per partire titolare o per giocare anche solo due minuti. La stagione è lunga, e dobbiamo essere sempre pronti a dare il massimo”.
DA VETERANO A MENTORE - Da leader dello spogliatoio, Toloi si è soffermato sul ruolo cruciale dei veterani: “L’Atalanta ha sempre avuto un nucleo forte. Noi che siamo qui da più tempo sappiamo cosa significa giocare per questa squadra e rappresentare Bergamo e i tifosi. Il nostro compito è trasmettere questi valori ai nuovi arrivati”.
Con il contratto in scadenza a fine stagione, il futuro di Toloi resta da definire, ma il capitano non si lascia distrarre: “Non sono preoccupato per il mio contratto. Mi interessa solo stare bene fisicamente e aiutare la squadra. Il mio unico pensiero è mantenere l’Atalanta ai livelli a cui è arrivata".
Rafael Toloi non è solo un capitano, ma il simbolo di un’Atalanta che ha saputo trasformarsi da squadra di provincia a protagonista del calcio italiano ed europeo. Con 300 presenze e un futuro ancora da scrivere, Toloi rappresenta il cuore e l’anima di un club che non smette di sognare.