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Atalanta, fine delle coppe: ora il campionato è l’unico obiettivo. Opportunità o condanna?TUTTO mercato WEB
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Oggi alle 09:00Primo Piano
di Redazione TuttoAtalanta.com
per Tuttoatalanta.com

Atalanta, fine delle coppe: ora il campionato è l’unico obiettivo. Opportunità o condanna?

Eliminata da Champions e Coppa Italia, la Dea punta tutto sulla Serie A: tra sogni scudetto, corsa Champions e un calendario più leggero

Il sipario è calato sulle avventure europee e italiane dell’Atalanta. L’eliminazione dalla Champions League contro il Bruges e quella precedente dalla Coppa Italia per mano del Bologna hanno ridotto all’osso le ambizioni stagionali dei nerazzurri. Resta solo il campionato, un amaro scenario per una squadra abituata a competere su più fronti. Ma, come spesso accade nel calcio, dietro una delusione si può celare un’opportunità.

Con tredici partite da giocare e nessun altro impegno, la Dea può ora concentrare tutte le sue energie sulla Serie A, inseguendo il sogno scudetto e blindando un posto in Champions League per la prossima stagione.

DALLA GLORIA ALLA SEMPLICITÀ: IL CONFRONTO CON IL PASSATO
Rispetto alla scorsa stagione, il cambiamento è radicale. Un anno fa, l’Atalanta era ancora in corsa su tutti i fronti e concluse il 2023/24 disputando 56 partite ufficiali, raggiungendo le finali di Coppa Italia ed Europa League. Quest’anno, il calendario si fermerà a 52 partite: 38 di campionato, 10 di Champions, 2 di Coppa Italia e una per ciascuna delle due Supercoppe.

Nonostante il record di cinque competizioni affrontate nel 2024/25 - scrive L'Eco di Bergamo -, l’Atalanta si ritrova a metà febbraio con il solo campionato da giocare. Una situazione non inedita, ma che non si verificava da diverse stagioni. Nel ciclo attuale, infatti, la squadra aveva già vissuto scenari simili nel 2016/17, 2017/18, 2022/23 e ora nel 2024/25, chiudendo le avventure in coppa entro febbraio.

I PRO E I CONTRO DI UN CALENDARIO PIÙ LEGGERO
L’uscita anticipata dalle coppe porta con sé un vantaggio chiave: più tempo per recuperare e allenarsi. Il calendario si alleggerisce drasticamente, dimezzando i ritmi. L’Atalanta giocherà 13 partite nei prossimi 91 giorni, dopo averne disputate altrettante in appena un mese e mezzo tra gennaio e febbraio.

Questa pausa dai frenetici impegni ravvicinati offre a Gasperini e ai suoi uomini l’opportunità di lavorare meglio a Zingonia, recuperare energie e preparare con più cura ogni sfida di campionato. Un elemento che potrebbe fare la differenza nella corsa Champions e, chissà, riaccendere la flebile fiammella del sogno scudetto.

LA CORSA SCUDETTO: ATALANTA E NAPOLI IN VANTAGGIO
Con l’uscita dalle coppe, l’Atalanta si ritrova nella stessa situazione del Napoli: entrambe libere da impegni extra e focalizzate solo sulla Serie A. Le contendenti principali al titolo, come Inter e Lazio, sono ancora impegnate su più fronti e dovranno gestire il peso delle coppe europee e della Coppa Italia.

Questo potrebbe tradursi in un vantaggio fisico e mentale per la Dea e i partenopei. Meno rotazioni, più continuità e la possibilità di schierare la formazione tipo in ogni sfida potrebbero permettere ad Atalanta e Napoli di risalire la classifica e sfruttare eventuali passi falsi delle rivali.

RISCHI E RICORDI DEL PASSATO
Tuttavia, un calendario leggero non garantisce successi. In passato, l’Atalanta ha vissuto diverse stagioni in cui l’eliminazione anticipata dalle coppe non ha portato ai risultati sperati.

Il caso emblematico resta quello del 2017/18, quando la duplice eliminazione a febbraio – dall’Europa League col Borussia Dortmund e dalla Coppa Italia con la Juventus – portò a un crollo emotivo che la squadra faticò a superare. Ma ci sono stati anche esempi opposti: nel 2016/17, dopo una pesante sconfitta contro l’Inter (7-1), i nerazzurri seppero rialzarsi e chiusero la stagione al quarto posto, conquistando l’accesso all’Europa League.

IL FUTURO È ADESSO: L’OBIETTIVO È LA CHAMPIONS
Guardando al presente, l’obiettivo minimo dell’Atalanta è chiaro: mantenere il piazzamento Champions. Attualmente terzi a -5 dal Napoli capolista, i nerazzurri hanno un margine di vantaggio su Lazio e Juventus.

Il percorso da qui a maggio non sarà semplice, ma senza l’affanno delle coppe la Dea può puntare a chiudere la stagione in crescendo. Le prossime settimane saranno decisive per capire se l’Atalanta saprà trasformare la delusione europea in una rincorsa scudetto o se dovrà accontentarsi di un piazzamento tra le prime quattro.

UNA NUOVA OCCASIONE PER RISCRIVERE LA STORIA
L’Atalanta è arrivata a un bivio. L’eliminazione dalle coppe rappresenta un duro colpo, ma allo stesso tempo offre una nuova opportunità: quella di dimostrare maturità, resilienza e capacità di concentrazione.

Gian Piero Gasperini dovrà gestire al meglio questo nuovo scenario, trasformando il “fallimento” europeo in un trampolino di lancio per un finale di stagione entusiasmante. Con tredici partite da giocare e un unico obiettivo da inseguire, la Dea ha davanti a sé la possibilità di scrivere una nuova pagina della sua storia.

La palla passa ora al campo, dove solo il tempo ci dirà se l’Atalanta saprà cogliere questa seconda occasione o se il buio delle eliminazioni prevarrà sulla luce di una rincorsa tricolore.