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Gasperini, il futuro è un'incertezza: "C'è un inizio e una fine, non ci saranno ulteriori rinnovi"
Gian Piero Gasperini ha parlato. E quando lo fa dopo settimane di silenzio, con il peso di una doppia eliminazione sulle spalle e un caso spinoso come quello Lookman ancora caldo, ogni parola conta. Ogni sfumatura diventa un indizio. Alla vigilia della sfida contro l’Empoli, il tecnico nerazzurro ha detto molto di più di quanto si possa leggere in superficie.
Dietro il consueto aplomb e il tono riflessivo, si è intravisto per la prima volta un piccolo spiraglio, una crepa nella certezza che il ciclo di Gasperini all’Atalanta fosse eterno. Un passaggio in particolare ha acceso i campanelli d’allarme: “Giustamente, come è stato detto c'è un inizio e una fine, vedremo a fine anno se andare a scadenza o interrompere già a fine stagione”, ha dichiarato Gasp nella conferenza stampa pre-Empoli, lasciando intendere che il suo futuro sulla panchina della Dea non è più scontato come sembrava fino a qualche mese fa. Parole che hanno il sapore di un addio annunciato. Forse non oggi, forse non domani, ma la favola iniziata nel 2016 potrebbe avviarsi verso il suo epilogo naturale.
IL PESO DELLE TENSIONI: DAL CASO LOOKMAN ALLA FUGA DI GAS...P
Le ultime settimane hanno segnato uno spartiacque nel cammino di Gasperini all’Atalanta. Prima l’eliminazione dalla Champions contro il Bruges, poi il caso Lookman — con il botta e risposta al veleno tra allenatore e giocatore — hanno incrinato quell’immagine di solidità che aveva sempre contraddistinto il progetto nerazzurro.
L’uscita di Gasperini in conferenza non è solo una riflessione sul tempo che passa e sui cicli che si chiudono. È il sintomo di un logoramento interno. E non è un caso che proprio dopo la sfida con il Barcellona, Gasp avesse lanciato alcune frecciate velate alla Società, lamentando una distanza che forse si è andata allargando nel tempo. La proprietà americana, guidata da Stephen Pagliuca, ha sempre supportato il tecnico, ma è chiaro che qualcosa potrebbe cambiare. Le dinamiche degli ultimi mesi, unite a un ambiente che sembra meno coeso, fanno pensare che anche la dirigenza stia valutando le opzioni sul tavolo.
“FORSE È L’ULTIMA”: UN VELATO LASCITO
Gasperini, però, non ha chiuso le porte. Anzi. “Ho poco tempo per fare questa cosa, forse è l’ultima”, ha detto con un misto di malinconia e consapevolezza. Una frase che lascia intendere come anche il tecnico stesso senta il peso degli anni e di una pressione che a Bergamo è cresciuta di stagione in stagione.
La sua Atalanta ha scritto pagine incredibili di storia calcistica, arrivando a sfiorare semifinali di Champions, vincendo un’Europa League e stabilendosi stabilmente tra le big del calcio italiano. Ma anche le favole più belle hanno una fine. E ora, tra le righe, Gasperini sembra aver lanciato il messaggio: “Potrei non esserci più”.
LA SOCIETÀ RIFLETTE: NUOVO CICLO ALL’ORIZZONTE?
Se il tecnico ha lasciato intendere un possibile addio, non è detto che la decisione finale spetti solo a lui. La società, in particolare la famiglia Percassi e la proprietà americana di Pagliuca, potrebbe aver già iniziato a guardarsi intorno.
La sensazione è che il destino di Gasperini non dipenda più soltanto dalla sua volontà. Le frizioni interne, i risultati altalenanti e le recenti polemiche potrebbero spingere l’Atalanta a voltare pagina, cercando nuove energie e idee fresche per proseguire il percorso di crescita.
UN ADDIO CHE POTREBBE NON ESSERE AMARO
Se sarà addio, non sarà un divorzio traumatico. Gian Piero Gasperini ha scritto la storia moderna dell’Atalanta e Bergamo non potrà che essere grata per questo. Ma ogni ciclo ha un inizio e una fine, e forse, come ha lasciato intendere lo stesso allenatore, questa favola è arrivata agli ultimi capitoli.
I tifosi guardano al futuro con una punta di malinconia, consapevoli però che le grandi storie finiscono per fare spazio a nuove avventure. E quella dell’Atalanta è ancora tutta da scrivere.
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