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Dea fuori dalla Champions, Gasperini in conferenza: "Abbiamo creato tanto, ma il Bruges è stato spietato"
L’Atalanta esce di scena dalla Champions League con l’amarezza di chi ha dato tutto, ma non è riuscito a ribaltare il verdetto dell’andata. Il 3-1 subito dal Bruges al Gewiss Stadium chiude il cammino europeo della Dea, che si è trovata sotto di tre reti già nel primo tempo, compromettendo di fatto la gara. La squadra di Gasperini ha provato a reagire nella ripresa, ma il gol di Lookman e il rigore fallito dallo stesso nigeriano hanno reso impossibile la rimonta.
989162Nel post-partita, il tecnico nerazzurro ha affrontato la conferenza stampa con lucidità, riconoscendo i meriti del Bruges e analizzando gli aspetti che hanno condizionato l’eliminazione. Dalle difficoltà nel concretizzare le occasioni alla difficoltà difensiva sulle ripartenze belghe, fino all’importanza di rialzarsi subito per tornare in Champions attraverso il campionato. Ecco quanto evidenziato da TuttoAtalanta.com
Mister, alla fine il Bruges ha meritato il passaggio del turno? Dove è mancata l’Atalanta in queste due sfide?
"Sì, il Bruges ha fatto un’ottima gara, è stato letale in attacco sfruttando ogni opportunità. Noi abbiamo giocato con intensità, abbiamo avuto molte occasioni, ma loro sono stati più cinici. Il primo tempo si è chiuso con un 3-0 che, per quello che si è visto in campo, è stato eccessivo, ma nel calcio conta il risultato e loro sono stati più bravi a capitalizzare."
Quanto ha pesato il gol subito dopo pochi minuti? Vi ha condizionato mentalmente?
"Indubbiamente partire sotto così presto ha reso tutto più complicato. Non era mai successo di subire un gol in avvio in questa maniera, ma la squadra ha reagito, ha provato a restare in partita. Anche sul secondo e terzo gol avremmo potuto fare meglio, ma bisogna riconoscere la qualità delle loro giocate. Il terzo gol, in particolare, è stato una conclusione straordinaria."
L'espulsione di Toloi e il rigore sbagliato da Lookman hanno rappresentato il punto di svolta della partita?
"Sì, sono stati due episodi pesanti. Mi dispiace per Toloi, che aveva fatto una buona gara dopo un periodo difficile a causa degli infortuni. Non deve perdere la calma in situazioni del genere, ma queste sono partite che ti portano al limite. Quanto al rigore, Lookman non era il rigorista designato, ma evidentemente si è sentito sicuro dopo aver segnato. Purtroppo non è andata come speravamo, e quel gol avrebbe potuto riaprire la partita."
La squadra ha creato molto, ma in alcune situazioni è mancata la freddezza sotto porta. Quanto pesa questa difficoltà in zona gol?
"Abbiamo costruito tante occasioni, ma nel calcio conta finalizzare. Stiamo attraversando un periodo in cui concretizziamo meno di quanto dovremmo, e questo ha inciso anche in campionato. Siamo stati a lungo il miglior attacco della Serie A o il secondo dietro l’Inter, ma ultimamente segniamo meno nonostante creiamo tanto. Dobbiamo migliorare questo aspetto se vogliamo raggiungere gli obiettivi stagionali."
Ora resta solo il campionato: cosa servirà per chiudere al meglio la stagione e tornare in Champions?
"L'obiettivo è continuare a esprimere il nostro gioco e restare competitivi fino alla fine. Abbiamo ancora tredici partite e dobbiamo affrontarle come finali. Se riusciamo a ritrovare la brillantezza offensiva avuta fino a qualche settimana fa, possiamo ancora raggiungere il nostro traguardo. Abbiamo dimostrato di essere una squadra di valore, ora dobbiamo dimostrarlo anche nei risultati."
Una sconfitta che brucia, ma la Dea non si ferma. L’Atalanta esce con rammarico dalla Champions, consapevole di aver dato tutto ma di aver pagato a caro prezzo gli episodi. Il Bruges ha avuto il merito di sfruttare al massimo ogni occasione, mentre i nerazzurri hanno peccato in cinismo. Ora la squadra di Gasperini deve voltare pagina e concentrarsi sul campionato: la corsa per un posto nella prossima Champions è ancora apertissima.
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