
Ascoli in caduta libera: terza sconfitta di fila, squadra allo sbando. I tifosi non ne possono più
L’Ascoli sprofonda ancora. La squadra di Mirko Cudini incassa la terza sconfitta consecutiva, confermando un’involuzione preoccupante sia sul piano del gioco che dell’atteggiamento. Il tentativo di rilancio con Tremolada non ha prodotto gli effetti sperati, mentre l’allenatore sembra aver perso il controllo della situazione. E ora, la frustrazione dei tifosi si trasforma in una contestazione sempre più accesa verso il patron Massimo Pulcinelli e la squadra.
Squadra senza identità, Cudini in difficoltà
L’Ascoli appare spento, senza idee e senza quella grinta che in passato ne ha caratterizzato le prestazioni. Gli schemi di Cudini non funzionano, il gruppo sembra privo di coesione e di una guida tecnica solida. La scelta di puntare su Tremolada per dare qualità alla manovra si è rivelata inefficace, con il fantasista incapace di incidere come ci si aspettava.
Ma il problema va oltre i singoli: il collettivo non gira, la squadra subisce passivamente il gioco avversario e fatica a costruire occasioni nitide. Un’involuzione netta che ha portato a tre sconfitte consecutive e, soprattutto, a un malcontento crescente nell’ambiente bianconero.
Tifosi esasperati: cresce la contestazione
La pazienza dei tifosi è al limite. La curva ha già manifestato il proprio dissenso nelle ultime gare, ma la tensione è in costante crescita. Il principale bersaglio è il presidente Massimo Pulcinelli, accusato di scelte discutibili nella gestione del club e della squadra. Ma anche i giocatori non sono esenti dalle critiche: l’atteggiamento mostrato in campo è giudicato inaccettabile da una tifoseria che ha sempre chiesto grinta e determinazione.
Quale futuro per l’Ascoli?
La situazione è delicata e rischia di precipitare ulteriormente se non arriveranno segnali immediati di reazione. Cudini è in bilico, e la società dovrà prendere presto una decisione: confermare la fiducia al tecnico o valutare un cambio in panchina per provare a dare la scossa.
L’Ascoli si trova davanti a un bivio. Servono risposte immediate per evitare che la crisi diventi irreversibile.







