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Palladino: "Sì, ho fatto degli errori. Ora non conta il mio futuro ma quello della Fiorentina"

Palladino: "Sì, ho fatto degli errori. Ora non conta il mio futuro ma quello della Fiorentina"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca 2025
Oggi alle 15:21Serie A
di Dimitri Conti

14:55 - Tra poco Raffaele Palladino, allenatore della Fiorentina, presenta la partita di Conference League di domani sera contro il Panathinaikos, ritorno degli ottavi di Conference League (3-2 per i greci dopo l'andata) dalla sala stampa del Viola Park.

14:58 - Inizia la conferenza stampa.

Quanta pressione sente? E come la collega alle poche presenze attese domani al Franchi?
"L'attesa è stata importante, sappiamo quanto conti questa partita per noi, la società, per i tifosi e tutto l'ambiente. Non vediamo l'ora di scendere in campo, dobbiamo approcciarla come una finale. Sono sicuro che lo stadio ci aiuterà, abbiamo bisogno di loro: sono stati la nostra carica, l'energia e la forza e saranno fondamentali per passare il turno".

Come superare i risultati negativi?
"I risultati non sono quelli che speravamo, è sotto gli occhi di tutti. I dati parlano chiaro: negli ultimi due mesi abbiamo avuto difficoltà. Anche per gli infortuni, che non è una scusante o un alibi. Possiamo fare di più. Però io domenica dopo la partita ho detto ciò che ho sentito e percepito durante la gara. Nel primo tempo siamo stati in gara contro una squadra forte come il Napoli, che mette sotto tanti. Un buon primo tempo, con degli errori. E nel secondo abbiamo avuto coraggio e personalità, mettendo in difficoltà il Napoli. Mi aspettavo anche un calo fisico avendo giocato giovedì e non c'è stato. Per quello ho detto che la squadra mi è piaciuta, vedo crescita. E da tre giorni ho la rosa quasi al completo, escluso Colpani, questo è molto importante".

Chi gioca in porta? Su Beltran e Gudmundsson ha deciso?
"Vedrete domani dalla formazione chi gioca in porta. Sull'altra domanda: ho tutti a disposizione e sono contento, per me è fondamentale. Davanti ho Kean, Zaniolo, Beltran, Gudmundsson... I centrocampisti stanno bene e hanno bisogno di continuità. Domani abbiamo il dovere di affrontare la partita con grande energia, coraggio e spirito. Siamo in casa e l'obiettivo è passare il turno: abbiamo le qualità e la mentalità per farlo. Lo vedo e lo percepisco, anche in allenamento".

Da cosa dipenderà la scelta di domani sera riguardante il portiere?
"Non è che non voglio dirlo, è che poi vengono ricamate le cose sopra: l'obiettivo di domani è passare il turno, non conta chi gioca in porta o il modulo. L'ambiente e tutti quanti devono percepire quello, è il bene di tutti, ciò che tutti vogliono. Non concentriamoci su chi gioca ma su cosa dobbiamo e possiamo fare".

Sente di aver sbagliato qualcosa?
"Assolutamente, di errori ne commetto ogni giorno e credo sia normale. Sono qui per crescere e migliorare e per portare la Fiorentina più in alto possibile. Sto cercando di fare del mio meglio, sono sempre presente al Viola Park: do il massimo per i ragazzi e lo stesso vale per loro. I risultati non sono soddisfacenti e lo capisco ma domani può essere la svolta di questo periodo. Sono quelle partite che se fai giusto e passi il turno, ti danno slancio. Cerchiamo questo".

L'obiettivo della Conference diventa più urgente vista la classifica attuale del campionato?
"Noi intanto domani dobbiamo dedicare il 101% all'obiettivo di passare il turno. In campionato ci sono ancora tanti punti a disposizione, vogliamo e dobbiamo essere sempre ambiziosi e portare più in alto possibile la Fiorentina. Non guardiamo solo qualche mese, ma solo il percorso complessivo. Non spostiamo l'attenzione sul campionato, ci penseremo da venerdì, ora c'è la Conference".

Sente Panathinaikos e Juventus come due scalini fondamentali per il suo futuro a Firenze?
"Il futuro mio non è importante in questo momento, lo è quello della Fiorentina. Anzi, presente e futuro. Non quello di Palladino, della Fiorentina. Devo pensare solo al bene e all'amore della Fiorentina, massima concentrazione su squadra, società e ciò che c'è da fare. Gli allenatori sono giudicati in base ai risultati, è il nostro mestiere. Ma ora il mio futuro non conta niente".

15:21 - Termina la conferenza stampa.

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