
Pohjanpalo, Palermo: “Vivere qui è da sogno. Mi immagino in Serie A con il Palermo”
Il Palermo continua a puntare alla zona play-off, rivitalizzato dagli innesti del mercato di Gennaio. Tra questi non può che spiccare Joel Pohjanpalo, reduce da quattro partite consecutive a segno con i rosanero. Il bomber finlandese ha rilasciato alcune dichiarazioni alla Gazzetta dello Sport.
Un primo passaggio è stato dedicato all’ultima partita, pareggiata per 1-1 contro la Sampdoria, rimasta in dieci dal 61’ in poi: “A differenza della Serie A, in Serie B è più importante non perdere. A volte se non puoi vincere meglio un punto. Abbiamo fatto molto bene i primi 15' della mezz’ora finale, li abbiamo messi in difficoltà. Negli ultimi 15' forse abbiamo perso un po' la pazienza ed è qualcosa da migliorare”.
Sull’obiettivo da qui a fine stagione l’ex Venezia ha poi proseguito: “Più in alto arriviamo meglio è, anche se i playoff sono un altro torneo e si giocano con la testa. A Venezia, anche se avvantaggiati dal terzo posto, potevamo essere condizionati dall'aver fallito la promozione diretta, invece non ce n'è stato per nessuno. Tutto è possibile, terzi o ottavi sarà la mentalità a fare differenza”.
Altre parole sono poi andate alla scelta di vita di trasferirsi nella città di Palermo: “Mia moglie è felicissima. Vivere in quest'isola è da sogno e se la famiglia sta bene tutto si riflette sul tuo lavoro. Avrò 34 anni quando scadrà il contratto, mi immagino in Serie A, il club ci vuole arrivare il prima possibile e la chiarezza con cui me l'ha detto mi ha conquistato, perché in genere in Italia si tende a nascondere gli obiettivi”.
Un primo passaggio è stato dedicato all’ultima partita, pareggiata per 1-1 contro la Sampdoria, rimasta in dieci dal 61’ in poi: “A differenza della Serie A, in Serie B è più importante non perdere. A volte se non puoi vincere meglio un punto. Abbiamo fatto molto bene i primi 15' della mezz’ora finale, li abbiamo messi in difficoltà. Negli ultimi 15' forse abbiamo perso un po' la pazienza ed è qualcosa da migliorare”.
Sull’obiettivo da qui a fine stagione l’ex Venezia ha poi proseguito: “Più in alto arriviamo meglio è, anche se i playoff sono un altro torneo e si giocano con la testa. A Venezia, anche se avvantaggiati dal terzo posto, potevamo essere condizionati dall'aver fallito la promozione diretta, invece non ce n'è stato per nessuno. Tutto è possibile, terzi o ottavi sarà la mentalità a fare differenza”.
Altre parole sono poi andate alla scelta di vita di trasferirsi nella città di Palermo: “Mia moglie è felicissima. Vivere in quest'isola è da sogno e se la famiglia sta bene tutto si riflette sul tuo lavoro. Avrò 34 anni quando scadrà il contratto, mi immagino in Serie A, il club ci vuole arrivare il prima possibile e la chiarezza con cui me l'ha detto mi ha conquistato, perché in genere in Italia si tende a nascondere gli obiettivi”.
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