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Venezia, Fali Candé: "Sono qui per combattere, convinto da Antonelli. Mi ispiro a Van Dijk"TUTTO mercato WEB
ieri alle 16:00Serie A
di Daniele Najjar

Venezia, Fali Candé: "Sono qui per combattere, convinto da Antonelli. Mi ispiro a Van Dijk"

E' stato presentato oggi in sede del Venezia il difensore arrivato dal Metz, Fali Candé, che già nel derby pareggiato dai lagunari contro il Verona è stato schierato titolare per l'emergenza difensiva della squadra di Di Francesco. Ecco le sue parole.

Le prime sensazioni avute con l'ambiente del Venezia?
"Sono molto contento di essere qui, in Italia, per la prima volta in Serie A. Sono molto eccitato, sono stato accolto benissimo da tutto il gruppo e dall'ambienteche mi ha fatto sentire a casa".

Ci racconti il tuo percorso?
"Nella mia carriera ho affrontato molte sfide, non è la prima volta che mi trovo ad affrontare sfide difficili come quella che abbiamo qui per salvarci. Sono sfide che ti fanno crescere come giocatore e come persona, che ti fanno tirare fuori il meglio di te. Sono abituato a combattere".

Cosa ti ha convinto ad accettare il Venezia?
"Il direttore Filippo Antonelli mi ha convinto a venire. Quando mi ha parlato mi ha fatto capire quanto credesse nelle mie qualità, mi ha fatto sentire desiderato ed importante. Poi mi ha parlato del Venezia, del progetto, di quello che si vuole fare qui. E mi ha parlato della Serie A, facendomi capire che sarebbe stato un altro step importante per me dalla Ligue 1 in Francia, è una sfida importante, ci tengo a fare bene".


La tua prima impressione nella prima partita nel campionato italiano? Le differenze con il campionato francese?
"Credo che tutto sommato sia andato bene il debutto, era comunque la prima partita per me ed ero arrivato da pochi giorni. Per essere stato l'esordio è andata bene, ma so che posso fare molto meglio, ci sono margini per migliorare sia personalmente che come squadra. In Italia rispetto alla Francia si percepisce il salto di livello e di qualità, perché ogni squadra ha almeno 3-4 giocatori importanti, molto forti. Soprattutto tatticamente si percepisce la differenza rispetto al campionato dal quale provengo".

Le prime parole che ti ha detto Di Francesco e l'impatto con lui?
"Mi ha chiesto di giocare, di essere proattivo all'interno del gioco con la palla, sono stato posizionato come braccetto di sinistra. Lì vuole che io sappia sia impostare la manovre, non solo difendere, poi anche di metterci velocità e corsa. Naturalmente sto cercando di imparare più velocemente possibile sulle sue richieste tattiche".

Giocavi in una difesa a 4. Cambia molto giocare come centrale di sinistra?
"Posso giocare in 3 posizioni, ho giocato come centrale, come braccetto o terzino, poi anche come quinto. Posso giocare in tutte queste posizioni senza problemi, in base a quello che serve alla squadra".

C'è un giocatore al quale ti ispiri o al quale vorresti assomigliare?
"In generale era Messi, perché all'inizio volevo fare l'attaccante o l'ala. Ma sui difensori mi piacciono Van Dijk, un vero leader della difesa. Ma me ne piacciono davvero tanti nelle grandi squadre".