"Non può mai essere rigore su Candela", la moviola di Bergonzi su Juventus-Venezia
In casa Venezia fa ancora male il rigore che ha permesso alla Juventus di salvarsi nel finale della sfida andata in scena domenica sera, con i bianconeri che hanno strappato il pareggio a pochi minuti dal novantesimo.
L'ex arbitro Mauro Bergonzi, dagli studi de La Domenica Sportiva su Rai 2, ha commentato così l'arbitraggio di Antonio Giuia, a partire dal gol del momentaneo 2-1 degli arancioneroverdi: "La punizione da cui nasce il gol del momentaneo 2-1 del Venezia non c'è, viene data per un leggerissimo contatto fra Douglas Luiz e Zampano, con il giocatore del Venezia che si lascia cadere: non c'era il fallo, ma semplice rimessa laterale per la Juve. Questo però è stato il metro di giudizio dell'arbitro che ha fischiato tutti questi 'contattini'".
Poi sul fallo di mano di Candela: "La palla finisce sul braccio destro del giocatore del Venezia. Ma perché il braccio destro è largo? Perché il difensore non fa altro che, esattamente come Douglas Luiz, trattenersi insieme allo juventino semplicemente per sentire l'avversario, per non perderlo. In quel momento c'è una parata del portiere, una carambola ed un tiro inaspettato con il pallone che finisce lì. Per come vedo io il calcio e le dinamiche di questo sport, questo non può mai essere calcio di rigore".