
Brini esalta l'Udinese di Runjaic: "Contro chiunque è lei a determinare il risultato"
Fabio Brini, al Messaggero Veneto parla così del momento molto positivo dell'Udinese: "Stiamo assistendo a una serie di risultati importanti che non sono frutto del caso, ma del lavoro. L’Udinese adesso gioca con entusiasmo contro chiunque ed è lei a determinare il risultato".
A Verona non la prenderanno bene...
"L’Hellas deve salvarsi e farà la partita che va fatta in queste situazioni di classifica, ma in riva all’Adige sanno che troveranno un'avversaria consapevole dei propri mezzi, sciolta nel giocare e che può ancora ambire a qualcosa d’importante".
Si riferisce al settimo posto che potrebbe valere l’Europa qualora la Coppa Italia fosse vinta da una delle prime sei in classifica?
"Sì, e ne sono convinto. La zona Conference è lontana, ma il settimo posto è attaccabile. Basta che ci credano fino in fondo".
Contro la Lazio Runjaic ha riproposto il 3-5-2 dopo un mese di 4-4-2 e di ottime prestazioni. Quali differenze ha notato?
"Penso che il tecnico abbia cambiato in previsione alle caratteristiche della Lazio, ma col 3-5-2 si è tornati a vedere gli esterni a tutta fascia costretti a maggiori coperture, e forse il calo fisico della ripresa è stato imputabile anche a questo aspetto. La partita dell’Olimpico è stata molto intensa, giocata sul ritmo, e in quelle condizioni un esterno non fa tutti i novanta sempre al massimo. Kamara, ad esempio, era stanco".
A Verona non la prenderanno bene...
"L’Hellas deve salvarsi e farà la partita che va fatta in queste situazioni di classifica, ma in riva all’Adige sanno che troveranno un'avversaria consapevole dei propri mezzi, sciolta nel giocare e che può ancora ambire a qualcosa d’importante".
Si riferisce al settimo posto che potrebbe valere l’Europa qualora la Coppa Italia fosse vinta da una delle prime sei in classifica?
"Sì, e ne sono convinto. La zona Conference è lontana, ma il settimo posto è attaccabile. Basta che ci credano fino in fondo".
Contro la Lazio Runjaic ha riproposto il 3-5-2 dopo un mese di 4-4-2 e di ottime prestazioni. Quali differenze ha notato?
"Penso che il tecnico abbia cambiato in previsione alle caratteristiche della Lazio, ma col 3-5-2 si è tornati a vedere gli esterni a tutta fascia costretti a maggiori coperture, e forse il calo fisico della ripresa è stato imputabile anche a questo aspetto. La partita dell’Olimpico è stata molto intensa, giocata sul ritmo, e in quelle condizioni un esterno non fa tutti i novanta sempre al massimo. Kamara, ad esempio, era stanco".
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