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Ekkelenkamp: "L'Udinese vuole finire dal 10° posto in su. Ruolo? A me piace giocare"
Jurgen Ekkelenkamp, centrocampista offensivo dell'Udinese, è intervenuto ai microfoni di TV12 durante il format organizzato dal club friulano: "Sono felice per la vittoria di sabato. A me piace giocare in generale (ride, ndr), preferisco stare all’interno del campo, ma se il mister me lo chiede gioco anche largo. Fino a diciassette anni giocavo in difesa, poi sono diventato un centrocampista".
Com'è nata la trattativa che l'ha portata all'Udinese?
"È stato tutto molto veloce, in due settimane mi sono trovato qui a Udine. Ho subito detto sì quando mi hanno proposto di andare all’Udinese. Ora voglio essere ancora più importante per la squadra facendo anche gol, come ho fatto in passato. Mi piace Udine. È una città piccola, ogni cosa è vicina e le persone sono gentili. Mi piace soprattutto salire in Castello, la vista è molto bella".
Lei è stato il primo giocatore nato negli anni 2000 ad aver debuttato con l’Ajax.
"È stato un orgoglio aver vestito la maglia dell’Ajax e aver debuttato così presto. L’Ajax è il club più importante d’Olanda e anche quello per cui ho sempre voluto giocare e per cui tifo".
Ha esordito in Champions contro la Juve di CR7.
"È stata una partita fantastica, erano i quarti di finale. Ho vinto molto con l’Ajax, ma anche con l’Anversa, sono molto orgoglioso delle mie vittorie".
Quali differenze ci sono tra l'Eredivisie e la Serie A?
"In Olanda fin da piccoli ci si allena sempre con il pallone e anche il campionato è più tecnico. La Serie A invece è più fisica, ci sono tanti contrasti".
Chi erano i suoi idolo da bambini?
"Wesley Snejider. Ma mi piaceva molto anche Rafael Van der Vaart e tra gli italiani Totti".
A cosa deve puntare l’Udinese per questa seconda parte di stagione?
"L’obiettivo deve essere finire il più in alto possibile. Diciamo dalla decima posizione in su".
Com'è nata la trattativa che l'ha portata all'Udinese?
"È stato tutto molto veloce, in due settimane mi sono trovato qui a Udine. Ho subito detto sì quando mi hanno proposto di andare all’Udinese. Ora voglio essere ancora più importante per la squadra facendo anche gol, come ho fatto in passato. Mi piace Udine. È una città piccola, ogni cosa è vicina e le persone sono gentili. Mi piace soprattutto salire in Castello, la vista è molto bella".
Lei è stato il primo giocatore nato negli anni 2000 ad aver debuttato con l’Ajax.
"È stato un orgoglio aver vestito la maglia dell’Ajax e aver debuttato così presto. L’Ajax è il club più importante d’Olanda e anche quello per cui ho sempre voluto giocare e per cui tifo".
Ha esordito in Champions contro la Juve di CR7.
"È stata una partita fantastica, erano i quarti di finale. Ho vinto molto con l’Ajax, ma anche con l’Anversa, sono molto orgoglioso delle mie vittorie".
Quali differenze ci sono tra l'Eredivisie e la Serie A?
"In Olanda fin da piccoli ci si allena sempre con il pallone e anche il campionato è più tecnico. La Serie A invece è più fisica, ci sono tanti contrasti".
Chi erano i suoi idolo da bambini?
"Wesley Snejider. Ma mi piaceva molto anche Rafael Van der Vaart e tra gli italiani Totti".
A cosa deve puntare l’Udinese per questa seconda parte di stagione?
"L’obiettivo deve essere finire il più in alto possibile. Diciamo dalla decima posizione in su".
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